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Archiviato il brutto k.o. nel turno infrasettimanale contro Roma, Urania torna in campo sabato in quello che sarà il terzo match in sette giorni per la banda di coach Davide Villa, opposta per l’occasione alla capolista del girone giallo (assieme a Verona e alla sorprendente Treviglio) Top Secret Ferrara.

Animate da grande voglia di rivalsa, entrambe le squadre si presenteranno all’Allianz Cloud con qualcosa da farsi perdonare.

Milano, con l’ennesimo approccio sbagliato alla gara e una concentrazione rivedibile su tutte e due le metà campo, ha sprecato nel matinée del mercoledì contro Eurobasket (vittoriosa per 93-79 senza le due sue stelle Gallinat e Bucarelli) la possibilità di agganciare la vetta del raggruppamento e dare un importante segnale a livello di presenza e continuità dopo l’affermazione su Chieti.

Il Kleb paradossalmente, sconfitto nelle ultime tre uscite contro Ravenna (in stagione regolare), Verona e Treviglio, sta affrontando un periodo ancora più complicato e cercherà in tutti i modi di tornare in bolla e riacquisire fiducia provando proprio a sbancare il parquet milanese, campo su cui lo scorso anno gli uomini di coach Spiro Leka sono già riusciti a togliersi una bella soddisfazione (successo in volata per 72-71).

Per quel che riguarda la formazione estense, molte delle velleità di vittoria passeranno dagli uomini effettivamente disponibili per la sfida del weekend. Ferrara infatti, tra problemi di Covid-19 e infortuni vari, non ha avuto un stagione semplice a livello di gestione delle risorse, un problema questo che ha inciso anche nelle prime due gare del girone giallo viste le pesanti assenze di Vencato e Ebeling (fuori dallo scorso dicembre per un grave infortunio al ginocchio) contro Verona e quella di A.J. Pacher contro Treviglio.

Tolte comunque le defezioni in serie che hanno afflitto i biancoblu, la Top Secret al completo resta una squadra costruita per puntare in alto, molto profonda e con qualità in tutti i reparti. Lo zoccolo duro è costituito da un quintetto di italiani che, conoscendo alla perfezione l’ambiente in virtù delle annate già trascorse in Emilia, garantisce parecchio in termini di solidità ed efficienza.

Il riferimento è ad Alessandro Panni (al Kleb dal 2017), Michele Ebeling (figlio di John, a lungo visto in Italia e oggi direttore sportivo del club ferrarese), Luca Vencato, Tommaso Fantoni e Patrick Baldassare (veterani di lungo corso), uomini al cui fianco quest’anno si sono aggiunti alcuni giovani molto promettenti (Pietro Ugolini, Nicolò Dellosto, Niccolò Filoni e soprattutto Federico Zampini) e due americani di sicuro affidamento come Kenny Hasbrouck (l’anno scorso a Verona) e A.J. Pacher (ex Viola, Siena e Treviglio).

L’ultimo arrivato invece, in ordine di tempo, è Beniamino Basso, centro approdato a Ferrara da Pesaro con il compito di dare energia e vitalità sotto le plance.

A lui, come ai suoi compagni arruolabili per la sfida nel capoluogo lombardo, toccherà provare a invertire la rotta ritrovando la brillantezza e la coesione palesate tra fine marzo e inizio aprile quando il KLEB, grazie a quattro vittorie in cinque gare, ha messo le basi per conquistare il quinto posto nel girone rosso e strappare il pass per quello giallo.

Fondamentale sarà, tanto per Ferrara quanto per Urania, stringere le maglie difensive, un settore dove sia gli uomini di Leka che quelli di Villa negli ultimi giorni stanno faticando parecchio come dimostrano gli oltre 81 punti, 12 rimbalzi offensivi e 19 assist concessi di media gli avversari da entrambe le compagini.

Correggendo queste cifre e affrontando il match con la giusta applicazione sotto questo punto di vista, anche gli attacchi poi potrebbero diventare più fluidi e costanti, evitando quei momenti di appannamento (vedi, ad esempio, il terzo quarto della Top Secret contro la Blu Basket) che durante l’anno sono costati caro a tutte e due le squadre e che nella postseason sono certamente da evitare il più possibile se si vuol davvero puntare in alto.