Tutto come da pronostico della vigilia alla Segafredo Arena, con Bologna che strappa subito e domina Cantù con la profondità del roster ed un’ottima difesa. Pur andando in scena un match senza storia, entrambi gli allenatori possono comunque portare a casa indicazioni interessanti e passi avanti evidenti rispetto alla pre season/Supercoppa. In casa Virtus, giocatori apparsi in difficoltà fisica ed ancora indietro nell’inserimento nei giochi di squadra come Adams, Markovic ed Abass hanno oggi fornito prove decisamente solide, mentre coach Pancotto, pur con molto lavoro da fare, può sorridere vedendo e performance di Kennedy, Johnson e Smith. Unica nota stonata dell’esordio bianconero la “scavigliata” di Milos Teodosic che costringe il Serbo ad abbandonare il campo zoppicando anche se sulle sue gambe. Situazione da valutare e grattacapo non da poco per coach Djordjevic.

La Gara

Proprio il sopracitato Kennedy parte fortissimo su entrambi i lati, firmando i primi 5  dei suoi. Sul lato opposto c’è però un  Teodosic in formato extra lusso che, prima con una tripla, poi con 3 assist immaginifici lancia il break Virtus sino al 14-7. I bianconeri prendono presto il controllo del gioco grazie ad una buona difesa nel colorato ed alle ottime opportunità create col pick and roll: Tessitori (oggi partito in quintetto) banchetta da sotto, mentre Weems e Ricci bombardando dall’arco (4/4 di squadra) sulle seconde scelte. Sempre Kennedy e Johnson provano a tenere a galla Cantù che, nonostante l’abuso del tiro da fuori ed i tanti errori, riesce a non staccarsi eccessivamente grazie ai rimbalzi offensivi (6 contro gli 0 di Bologna). La Virtus paga una scarsa concentrazione in avvio di seconda frazione trovandosi con 4 falli  in appena 3 minuti, ma la S. Bernardo non riesce ad approfittarne e, tenuta lontana dal ferro dalla fisicità Bolognese paga il 4/17 dall’arco. Djordjevic ruota a più riprese tutto il suo roster con solo 3 giocatori sopra i 20 minuti, mentre Pancotto è costretto a portarne ben 6, con Pecchia in campo per oltre 27′. Questa alternanza permette alla Segafredo di mantenere freschezza fisica e lucidità, mortifere per Cantù se aggiunte ad un Teodosic perfetto (1/1, 2/2 e 7 assist). L’asso serbo deve però abbandonare anzitempo il parquet a seguito di una scavigliata in penetrazione. Milos zoppica vistosamente ma rientra negli spogliatoi sulle sue gambe; tegola pesante per la Virtus, la cui entità verrà valutata nei prossimi giorni. In campo l’assenza del fuoriclasse non si nota particolarmente, con Markovic a smazzare assist ed un Pajola sempre più maturo e completo a fornire regia e difesa di altissimo livello. Dal terzo periodo inizia di fatto un lunghissimo garbage time, con i bianconeri in grado di dare ampio spazio al giovanissimo Deri e Cantù a cercare di perfezionare i meccanismi offensivi, chiamando maggiormente in causa Pecchia, La Torre e Procida. Saltato qualsiasi tema tattico anche il coach di casa ne approfitta per continuare nell’inserimento di Adams, Abass ed Alibegovic che rispondono presente, con il figlio di Teoman che si inventa anche assistman (3).

Magic Moment

La chiave del match è tutta nella maggiore fisicità e profondità di roster bianconera. Proprio la difesa nel colorato e la possibilità di avere sempre giocatori freschi nei momenti chiave permettono alla Virtus di mettere subito una distanza di sicurezza con gli avversari.

MVP

Premio che sarebbe da assegnare d’ufficio a Teodosic ma, vista le breve presenza sul campo, palma assegnata ad un solidissimo Tessitori . Sempre più un fattore il centrone italiano, arrivato in punta di piedi ma in grado di ritagliarsi minuti importanti con ottime scelte offensive e bella presenza sotto le plance.

Numbers

In un match dominato dalla Virtus spiccano i 9 rimbalzi offensivi di Cantù. Eloquenti, invece le cifre al tiro: Cantù in difficoltà ad avvicinarsi al ferro che tira in fotocopia, 10/30 da 2 e 10/30 da 3, mentre la Virtus piazza il 62% da 2 (26/42) ed il 50% da 3 (8/16). 24 gli assist di squadra Virtus (tutti gli uomini schierati ne hanno messo almeno 1 a referto).

 

Virtus Segafredo Bologna        84

Acqua S.Bernardo Cantù         65  

Parziali (25-15, 20-15, 20-14, 19-21)

Bologna:  Pajola 8, Teodosic 8, Adams 11, Weems 6, Abass 12, Hunter 8, Tessitori 13, Alibegovic 7, Gamble 6, Markovic 2, Ricci 3, Deri 0.

Cantù: Procida 9, Woodard 6, Johnson 12, La Torre 8, Pecchia 0, Baparape N/E, Beyehe 1, Leunen 3, Smith 13, Kennedy 13, Thomas 4, Caglio N/E.