Finalmente dopo mesi di parole, speranze e frustrazioni, annunci e smentite, salvezza e retrocessione, salvatori e avvocati, la Torino del basket ha trovato la sua nuova dimensione, la sua nuova vita. Torino rinasce in serie A2 con il presidente della Dinamo Sassari Stefano Sardara che ufficializza il passaggio del titolo sportivo della controllata Cagliari Dinamo Academy sotto la mole. Il tutto è stato possibile grazie all’intervento del main sponsor Reale Mutua Assicurazioni e al suo direttore generale Luca Filippone che ha condiviso e accettato con entusiasmo il nuovo progetto di Sardara, mettendo sul piatto una sponsorizzazione da 300.000 euro/anno per 3 stagioni.

Sardara Stefano

Queste le parole di Sardara: “Il Regno sardo-piemontese è tornato, abbiamo visto quanto stava accadendo a Torino con il fallimento dell’Auxilium targata Forni e la successiva mobilitazione popolare, dovevamo intervenire. Il progetto è riportare il grande basket a Torino al massimo in tre anni. Per noi questa è una nuova sfida, molto entusiasmante e piuttosto elettrizzante. Siamo fieri di poterla fare a Torino, città appassionata di basket e in cui abbiamo dei legami forti come quello con Reale Mutua. Siamo certi che la risposta del territorio sarà positiva, sia in termini di rete di sostegno sia in relazione alla tifoseria. Da parte nostra il massimo impegno per dare subito gambe a questo progetto e per consegnarlo nelle mani di Torino al termine del prossimo triennio”.

Imperativo è partire con basi solide per avere un futuro certo, affrontare la nuova categoria con serenità e spirito di crescita nel tempo pensando alla promozione solo fra 2 o 3 anni. Tutto con la disponibilità e le garanzie da parte di Reale Mutua, della sindaca di Torino Appendino e della cordata di imprenditori “Una Mole di Basket” con a capo Paolo Terzolo e Fabrizio Cellino.

Sardara deterrà il 75% delle quote, mentre il restante 25% sarà del gruppo “Una Mole di Basket” che gestirà le categorie giovanili interamente svolte dalle società torinesi (PMS e Crocetta in prima battuta) coinvolte nell’iniziativa; nell’arco dei prossimi tre anni c’è l’opzione di acquisto delle quote fino alla maggioranza del 51% in funzione delle risorse che verranno apportate dalla cordata locale.

La sede con ogni probabilità sarà il PalaRuffini che da poco è stato intitolato al compianto Gianni Asti. A guidare le operazioni dirigenziali sarà Renato Nicolai, ex direttore generale dell’Auxilium, grande conoscitore del basket territoriale e uomo di fiducia di Sardara.

Demis Cavina

La composizione del roster sarà meno giovane rispetto a quello di Cagliari, chi si occuperà di costruire la nuova squadra sarà Federico Pasquini. La guida tecnica sarà affidata ad un coach con esperienza diretta in A2, attualmente il profilo più gettonato è quello di Demis Cavina già in Piemonte dal 2014 al 2017 con Derthona e a Sassari dal 2007 al 2009, con al suo fianco Alessandro Iacozza ex Cagliari Academy.

Si proverà a trattenere il capitano e figura simbolo per tutta la piazza, Peppe Poeta. Al momento le parole dell’amatissimo play campano sono queste: “Mi prendo un po’di tempo, aspetto che finiscano i campionati. Poi, a bocce ferme, valuterò con attenzione le proposte che arriveranno e deciderò serenamente”. Pronto per lui un contratto di 3 anni come giocatore e successivi 3 come dirigente, certo che la concorrenza è molta; Bologna, Reggio Emilia e anche Milano sono già sulle sue tracce.

Feira Massimo Forni Antonio

Anche il marchio “Auxilium” è al centro dell’attenzione, molti a Torino lo vorrebbero ancora sulle maglie della squadra cittadina, ma prima che la famiglia Asti ne recuperi la titolarità bisognerà aspettare la chiusura ufficiale del fallimento a nome Forni.

Intanto la vecchia società ha depositato in tribunale l’istanza di fallimento, con 3 milioni di euro di debiti. I responsabili Antonio Forni presidente, Massimo Feira amministratore delegato e Maurizio Actis membro del CdA sono indagati dalla procura di Torino per frode fiscale. I reati commessi riguarderebbero delle operazioni di indebita compensazione dell’IVA per circa 1,46 milioni di euro con transazioni ad altre società coinvolte.

Un saluto e un ringraziamento appassionato allo staff tecnico che con grande tenacia e forza di volontà è riuscito a ottenere la salvezza sul campo e la grande vittoria della Coppa Italia lo scorso anno. Paolo Galbiati e Fabio Comazzi hanno lavorato in un ambiente veramente difficile e ostile sotto tutti i punti di vista, ma con l’aiuto fondamentale anche da parte dei giocatori capitanati dall’encomiabile Peppe Poeta, hanno preso in carico la squadra ogni qualvolta lasciata alla deriva dai vari uragani tecnici. La nuova proprietà è indirizzata verso altre scelte, la coppia Galbiati-Comazzi non ha ricevuto nessuna offerta di collaborazione. Speriamo che i due bravi e giovani coach potranno avere altre opportunità per continuare la loro brillante carriera nel mondo della palla a spicchi.