La Segafredo Virtus Bologna fa il suo esordio in Supercoppa espugnando il campo di Cremona 87-66. Nell’atmosfera surreale del PalaRadi (125 i presenti, compresi atleti e forze dell’ordine) va in scena quello che si preannuncia come il più classico dei testacoda, in Supercoppa, quanto in campionato. All’opulenta Segafredo Virtus Bologna si oppone la Vanoli Cremona che, stringendo i denti e utilizzando ogni risorsa possibile (mancano all’appello ancora 3 USA), non si nasconde la consapevolezza dell’irto percorso che l’attende.

Teodosic contrastato da Reigavarius Williams – foto Matteo Casoni

Quintetti – Galbiati, ancora privo di TJ Williams, Hommes e Lee, fa scelte obbligate e parte con Poeta, Cournooh, Mian, Jarvis Williams e Donda. In panchina, oltre a Palmi, siedono i giovanissimi Feraboli, Gallo, Marchetti, Trunic, Ferrari. Virtus al completo; Djordjevic manda in starting Teodosic, Pajola, Abass, Ricci e Gamble. Il 6-0 firmato Abass farebbe presagire il peggio per i biancoblu, ma Poeta sale in cattedra mettendo 8 punti in fila. Escono dal guscio anche Mian e Palmi dai 6,75, costringendo Djordjevic al timeout sul 19-15 Cremona. La Vanoli mette in mostra una buona intensità difensiva e una continua ricerca del gioco corale, mentre la Virtus cede spesso alla tentazione di giocate spettacolari in prossimità del pitturato avversario, con scarsi risultati. La Vanoli va alla prima pausa avanti 22-17.

2° quarto – Break 8-0 delle V nere; Cremona prova a controbattere, ma la maggiore pressione difensiva messa da Bologna toglie lucidità all’attacco biancoblu, che non riesce a trovare il canestro. Senza strafare, la Segafredo si porta sul +6, ma sul canestro di Poeta (27-31), Djordjevic decide di spezzare immediatamente il ritmo partita, ricorrendo alla pausa tecnica. Palmi ne segna altri 5, ma Weems piazza la bomba del 32-38, che manda le squadre alla pausa lunga. Il parziale di 10-21 non lascia dubbi all’interpretazione. 11 punti di Palmi, 10 di Poeta; 8 per Teodosic, Alibegovic e Abass. 25 rimbalzi per la Virtus, 16 per la Vanoli.

3° quarto – Il 7-2 di Bologna vale il +9, ma vede andare finalmente a referto J. Williams. Sale il ritmo: Gamble spadroneggia nel pitturato, ma sul lato opposto sale in cattedra l’ex Cournooh (10 punti). A metà parziale, Bologna conduce di 8. Palmi sembra dare il meglio di sé al tiro. Sulla tripla di Mian del -3, Djordjevic chiama a rapporto i suoi. L’alley-oop di Poeta per Williams strappa applausi a scena aperta. Donda inchioda la bimane a fil di sirena, ma l’instant replay gli nega la gioia e la frazione si chiude sul punteggio di 56-62. Trunic mette in mostra una buona personalità, sia in costruzione, che nell’attaccare il canestro.

I giovani Ferrari, Marchetti, Gallo, Trunic e Feraboli – foto Matteo Casoni

4° quarto – Galbiati, con 6 uomini a corto di fiato, manda in campo tutti ragazzi: Gallo, Ferrari e Feraboli, oltre a Trunic e Donda. Quest’ultimo va a referto con la tripla del 61-67. La Vanoli non segna più, mentre la Segafredo si porta sul +17. Galbiati fa esordire un altro giovanissimo, Marchetti. Cremona trova il canestro col solo Donda e la partita termina 66-87. La Virtus ha avuto vita facile soltanto nell’ultimo quarto, per ovvi motivi. La Vanoli difficilmente avrebbe potuto fare di più, con gli uomini contati e l’unico americano con soli tre giorni di allenamento assieme ai compagni. E’ piaciuta l’attitudine di Cremona, che lotta su ogni palla e sa di dover fare del gruppo il suo punto di forza. La Virtus, a parte indulgere in qualche leziosità di troppo, ha dimostrato di avere il noto, grandissimo potenziale.

Vanoli Cremona – Segafredo Virtus Cremona 66-87 (22-17, 10-21, 24-24, 10-25)

Cremona: Feraboli 1, Marchetti, Trunic 2, Gallo, R. Williams 7, Poeta 12, Mian 9, Ferrari, Cournooh 15, Palmi 13, Donda 7. Allenatore Galbiati

Virtus Bologna: Tessitori 10, Deri, Abass 10, Pajola 8, Alibegovic 9, Markovic 8, Ricci 10, Adams 3, Hunter 6, Weems 3, Teodosic 11, Gamble 9. Allenatore Djordjevic

Si ringrazia Matteo Casoni ph. per la foto di copertina.