C’è una parvenza di partita per 20′, con la Virtus che fa valere si le sue doti tecniche ma è troppo sorniona: difesa non irresistibile e troppe (11) palle perse. Dal suo canto Pesaro è caparbia, con Totè ed Eboua ottimi a rimbalzo (7 offensivi) e 7 triple a bersaglio. Appena si alzano i giri e, soprattutto, la velocità di esecuzione offensiva però, le Vu nere scappano e tutto l’ultimo periodo è solo accademia.

La Gara

I bianconeri partono forte, 5-0 in un amen con ottimo approccio di Marble partito in quintetto, ma Pesaro non vuole fare la vittima sacrificale e punisce qualche distrazione di troppo di Bologna impattando sul 7-7. Totè ed Eboua danno fastidio alla capolista a rimbalzo offensivo e, soprattutto, in difesa mentere le triple di Pusica, Williams e Barford  mantengono la Vuelle in parità (25-25). Attacchi caldi, difese decisamente più “ballerine”, soprattutto per Bologna che regala 4 punti facili consecutivi a Barford, con la Carpegna al primo vantaggio (25-29). La girandola dei campi premia poi in un primo momento i bianconeri con Mussini, Miaschi e Zanotti che non riescono a reggere i ritmi di Pusica e Totè in casa Carpegna, mentre Baldi Rossi e Hunter colpiscono duro. Il ritorno dei titolari (pur senza Barford gravato di 3 falli), una maggior energia difensiva e la troppa leggerezza bolognese in attacco (11 perse) permettono alla Vuelle di ricucire il -9 e tornare a contatto rendendo la vita alquanto difficile alla Segafredo. Finale che si accende sulla sfida Teodosic – Pusica e primo tempo in archivio sul 52-47. Un Weems formato Deluxe e la difesa divenuta granitica nel colorato,  regalano alla Segafredo un break di 13-1 mortifero in avvio di ripresa. Chiave di volta, oltre al numero 34, l’ingresso di Delia: in un match dove sarebbe stato logico pensare di pareggiare chili e centimetri con Hunter e Gamble, è invece l’agilità del lungo argentino ad aiutare lo sviluppo di quel gioco in velocità Virtus che chiude di fatto il match (81-58). Un ultimo quarto in stile “scrimmage estivo” permette di perfezionare l’inserimento di Marble in casa Segafredo mentre Pesaro migliora, pur inutilmente, le percentuali da fuori.

MVP

Virtus Pallacanestro Bologna. Francamente difficile ed ingiusto trovare un singolo migliore. La differenza la fanno, su entrambi i lati del campo, la compattezza e la chimica dei bianconeri.

Numbers

Anche grazie ai 7 rimbalzi offensivi (12 alla fine), Pesaro tira 13 volte più di Bologna nel primo quarto (43-30) ma rimane ad inseguire. 7 uomini in doppia cifra per la Virtus e 30 assist di squadra (8 Teodosic, 7 Ricci e 5 Pajola). Da sottolineare il 16/37 da 3 della Carpegna anche se maturato principalmente a gara chiusa.

 

Virtus Segafredo Bologna       106

Carpegna Prosciutto Pesaro    89

Parziali (25-25, 27-22, 29-11, 25-31)

Bologna: Deri 1, Marble 10, Pajola 7, Baldi Rossi 12, Ricci 11, Delia 6, Cournooh 13, Hunter 15, Weems 11, Nikolic 2, Teodosic 15, Gamble 3.

Pesaro: Barford 18, Drell 6, Mussini 5, Williams 15, Pusica 14, Miaschi 4, Eboua 10, Basso N.E., Thomas 3, Totè 6, Zanotti 8.