PROMOSSI

 

Nell’inattesa, ma meritatissima vittoria della Virtus Roma due uomini soli(ma non tanto)al comando:Gerald Robinson e Dario Hunt.

L’ex giocatore del Promitheas parte maluccio ma poi diventa decisivo nel secondo tempo,prima rintuzzando praticamente da solo(con otto punti di seguito a referto) il rientro della Fortitudo dal -13 fino al 62-60 del terzo quarto,poi propiziando l’allungo decisivo nell’ultima frazione di gioco con due liberi e un 2+1,chiudendo la sua prolifica mattinata con 19 punti ed un buon 50% da due.

Sontuosa la prova di “Aeroplanino” Dario Hunt,che ingaggia sotto canestro una coraggiosissima battaglia contro Happ prima e Totè poi,uscendone spesso e volentieri da meritatissimo  vincitore.L’ex giocatore di Brescia fa sempre tutto nel modo giusto(inclusi due giri in lunetta),trovandosi sempre nel punto giusto al momento giusto. Jefferson e Sims sono lontani e già riposti nel dimenticatoio e non soltanto per i 24 punti+ 9 rimbalzi odierni del “Big Man”,quanto per il suo atteggiamento positivo, umile e sorridente.E non è poco,viste le facce che hanno bazzicato l’ambiente negli ultimi tempi.

Dal grigiore complessivo bolognese salviamo solo due italiani, Fantinelli e Totè .Il play parte in quintetto e chiude a quota 16, mentre l’ex giocatore di Pesaro,con il compito di far rifiatare ogni tanto Happ, non sfigura troppo al cospetto di un Hunt incontenibile e di un Evans comunque sempre molto complicato da gestire sotto le plance.

 

BOCCIATI

 

Il disastro fortitudino si concretizza soprattutto nella giornataccia di Banks e Aradori, che messi insieme combinano un terrificante 30% dal campo e non la mettono mai,ma proprio mai,dall’arco (1-6).

Gli unici acuti per l’ex brindisino arrivano nel finale di terzo quarto,quando sigla la sua prima(e ultima)tripla della sua gara,  e due liberi per un antisportivo fischiato a Baldasso che illudono Meo Sacchetti . Chiude però a quota 9 con 3/11 al tiro,davvero pochino per un giocatore su cui la Fortitudo ha investito tantissimo,anche a livello economico. Qualcosina in più riesce a fare Aradori, riuscendo ad andare in doppia cifra ma senza  vedere mai il canestro dall’arco, e spesso contenendo male in difesa le scorribande dei portatori di palla di Bucchi. Senza la grinta del “Cagnaccio” e “Money in the Banks” per la Fortitudo sarà sempre dura portarla a casa quest’anno.

Unica nota stonata per Roma ,ma con tutte le attenuanti del caso,la partita di un Jamil Wilson lontanissimo da una condizione accettabile.

Diciamolo subito,la qualità del giocatore non è in discussione,e le due triple di fila messe a segno ad inizio del secondo quarto ne sono la riprova.Deve però recuperare quella abitudine alla partita,sia a livello fisico che mentale,che in questo momento non ha.Tanto lavoro in palestra potrà aiutare lui e la Virtus,che con le rotazioni ridotte di quest’anno non può fare a meno dell’ex ala grande di Torino.