Due serie che serie non sono, e una che rischia: i PO NBA sono ristretti a 5 su 8 dei confronti in programma. In ordine sparso, lasciando a voi indovinare. La prima squadra è quella che sta per avere #3 e #4 in casa.

DAL 2 LAC 0. Chi di maneggio ferisce, di maneggio perisce. I Clippers, saggiamente peraltro, avevano fatto in modo di perdere le ultime 3 della RS per evitare Lakers o GS e trovare i Mavs al primo turno e i Jazz agli snodi più cruciali. Conti fatti senza Doncic, nei PO tornato quello dello scorso anno, e senza la propria cronica assenza di leadership. La coppia Kawhi+George si chiamerà Heinenken da ora in poi, perché di 2 Stelle se ne fa, per capacità di trainare la squadra, uno 0.66. Come la dueterzi più famosa. Doncic in Gara1 aveva messo 11 panieri; in Gara2 ne aveva 11 a metà terzo quarto. E gioca col sorriso.


BOS 0 BKN 2. Se non ci fosse Kyrie, a inventare scempiaggini per provocare gratis e senza bisogno il pubblico di una città in cui certo non si è spezzato le reni giocando, staremmo a parlare di nulla. A Boston sono stati capaci di tirare fuori un dito nell’occhio a Tatum per criticare gli arbitraggi. Ne hanno presi 33 in due gare, 8 quarti in cui per 4 volte hanno beccato 30+, e una sola volta meno di 20. Dai…gli arbitri???


LAL 1 PHO 1. 59 a 42, i liberi tirati nelle prime due gare a favore della squadra in trasferta. Ovvero i Lakers. Forse anche io sarei capace di allenare nei PO in questo modo. Anzi, senza forse. Sarebbe il caso di avvertire Kiki Vandeweghe, Vice-Presidente Esecutivo della NBA, che SpaceJam è al cinema, e lì deve restare.


UTAH 1 – MEM 1. Sembra assurdo dire che uno con cifre come 47 con solo 26 tiri è stato ben contenuto, ma in questo caso è la verità. La strategia di coach Snyder non è quella di smontare Ja Morant, ma di circoscriverlo. La prodigiosa pg dei Grizzlies ha dovuto restare in campo per 43 mins stanotte, senza che mai la sua squadra desse la minima impressione di poter svoltare davvero una gara da -20 at the half. Dall’altra parte, dopo le polemiche, ha giocato Mitchell, ma in minuti contingentati: 26, sufficienti per metterne 25. Gobert è parte centrale del lavoro ai fianchi vs Ja: se il Francese fosse simpatico per quanto è efficace…


WAS 0 PHI 2. Serie scontata in ogni caso, su cui ora pende l’incognita dell’infortunio a Westbrook. Senza di lui Wizards più simili ad una squadra di basket, ma anche meno forti. Come spesso capita con Russ, in azione il solito sfigato che non riesce a sopportare l’esuberanza del giocatore. Lo scorso anno erano stati insulti a Utah, stanotte pop corn rovesciati in testa mentre tornava nel locker.


ATL 1 NYK 1. Knicks sotto di 15 a 49 secs da fine primo tempo. Avanti veloce: 69-72, Atlanta in mezzo a una siccità nefasta (con parentesi di 0/3 da 3 del Gallo), palla Knicks e il commentatore dice: If we have a triple here, this place will pop…e infatti con la tripla di Bullock ancora mezza nella retina, il Madison Square Garden ESPLODE. Non era proprio sold-out, ma era bello pieno, col parterre che si impegnava a far sembrare Spike Lee il più tranquillo. Potenza dei vaccini, ma con l’arena piena è un altro sport. NY ha rimontato con la passione e con la difesa, costringendo gli Hawks di un confuso coach McMIllan a 35 pti nel secondo half, dopo che ATL aveva chiuso il primo sulla strada per segnarne 114. Ennesima prova che, se non segna i piazzatoni, il Gallo è deleterio: in difesa non ha tenuto Randle per mezzo cm nel secondo tempo. Non 1 vs 1, non gli anticipi, beffato sui back-door, sui blocchi, sul p’n’roll. Nella serie Danilo è 5/22 dal campo, 3/16 da 3. E ha quel taglio lì.


POR 1 DEN 1. Le ali dei Nuggets. Rimane impietoso il confronto delle prime 3 guardie delle due formazioni, con Jamal Murray out. Il totale delle due gare dice 57-14-28 per il terzetto di Denver, 128-25-31 per gli avversari. Il solo punto in cui DEN prevale è il rapporto perse/recuperi, che è del tutto pari mentre POR è -10. Nella Gara2 vinta (curiosamente lo sconfitto ha sempre terminato a 109) sono state le ali dei Nuggets a fare la differenza positiva: Gordon-Millsap-Porter Jr. complessivo +44 di plus/minus. Jokic ormai viene dato per scontato, a testimonianza della grandezza raggiunta.


MIA 0 MIL 2. Dalla paura al dominio. Dall’OT vinto allo scadere di Gara1 i Bucks sono passati ad un primo quarto di Gara2 con 10/14 da 3 e 46 imbucati. Ma più che di questo, due cose vorrei far osservare dei Bucks. Uno: come si muove quest’anno il Greco. In una stagione dai numeri leggermente inferiori e da qualche riposino non giustificato, Giannis tuttavia ha aggiunto un diverso modo di stare in campo. Quante velocità differenti usa ora, quante finte, accelerazione-stop-ripartenza: non è più sempre alla velocità e potenza massime. Secondo: in un primo turno in cui vediamo squadre poco allenate (anzi: allenate “liquide”, come si dice oggi) come BOS o BKN e, anche se per motivi diversi, LAK o non allenate del tutto (Lue e Doc), fa piacere vedere uno come coach Bud che in Gara2 chiamava TO appena il vantaggio calava da 29 a 25. Infatti ha vinto di 34.