Tutte completate le #4 di ogni serie. Ne avremo una in meno, perché Miami è già fuori.

Cambia rapidamente il momento delle squadre: qualche gara di dominio, poi due partite ridicole. Ecco perché vengono premiate le formazioni meno ondivaghe, ecco perché abbiamo dentro ai PO ancora l’obbrobrio tecnico di WAS.

WAS 1   PHI 3. Quanto di più lontano dal basket organizzato, questa serie. Mettendo in conto anche l’invasione di campo di uno spettatore (per fortuna non nudo), stanotte i Sixers son stati capaci di farsi battere da Beal & Westbrook. Vero: Embiid infortunato dopo essere andato a sbattere prima contro Gemello Robin, poi sul parquet, ma PHI ha davvero giocato una partita inspiegabile, col vice-leader Ben Simmons che, invece di elevare la sua presenza, si è limitato a 5 tiri dal campo. Sentirete osannare Russ: sappiate che ha tirato 3/19.

MEM 1 UTAH 3. Costanti, i Jazz. Solito volume pazzesco da parte di Donovan Mitchell, l’uomo che se ne sbatte delle % di tiro, e per istituzione ne mette una trentina con mai meno di 22-25 tiri (stanotte 8/22): è proprio da questo volume creato anche forzando che nasce la precisione di tutto il resto del gioco dei Jazz. Finalmente per i Grizzlies è entrato nella serie anche Jaren Jackson Jr. (21+6) ma non è bastato. Probabile fine corsa al ritorno in Salt Lake City.

NYK 1   ATL 3. I Knicks nelle due gare ad Atlanta non sono riusciti a recuperare il break: tornano al MSG fronteggiando l’eliminazione. In Georgia è stato decisivo in entrambe le gare l’apporto dei due europei: Gallinari ha tirato 10/17 dal campo (5/8 da 3), Bogdanovic nelle due sfide ha registrato un fantascientifico +40 di plus/minus. I NYK dovrà mettere insieme difesa e attacco: in #3 bene dietro ma tragiche percentuali, in #4 molto meglio dal campo ma 113 incassati. In tutto l’anno hanno vinto solo 7 volte quando hanno subito più di 110 pti. Anzi facciamo solo 4, perché 3 W sono arrivate in OT.

LAL 2   PHO 2. A parità di infortuni e di lunette (finalmente 21 a testa in #4), i Suns hanno recuperato il break. La serie torna in Arizona con CP3 che pare in via di guarigione e con l’incognita delle condizioni del Monociglio, che è davvero, per costanza nel farsi male, l’opposto di un franchise-player.

BKN 3   BOS 1. Sempre troppo forti i Nets per i Celtics, se Tatum non ne fa 50. Solo 40 per JT e quasi tutto il divario di #4 è in quei 10 pti. La domanda che aleggia non è sul quanto forti siano questi Nets, ma su quanto siano pronti a sporcarsi e lottare. Infatti, in molti modi, questa versione di BOS è quanto di più comodo KD e soci potessero incontrare. Ci sono squadre peggiori, ma nessuna più agevole da affrontare per BKN: giocatore-chiave infortunato, un altro in minuti contingentati / sempre mezzo infortunato, un sacco di rookies o sophos a roster = poco prestigio da opporre al trio dei Nets, poca difesa, tanti cali di concentrazione, un coach “liquido”.

LAC 2   DAL 2. Luka gioca ma è infortunato. Si vede? Sì: nelle due gare in Texas 7/18 dalla lunetta, per esempio. Ogni tanto, poi, anche Lue decide di allenare, e scova la mossa di cestinare (solo 5 mins in #4) Beverley e dare campo a Reggie Jackson. La mossa era stata in qualche modo suggerita dagli sbeffeggiamenti in campo durante #2 di Doncic vs Beverley: Too fucking small, gli diceva. Lue ha recepito e inserito RJ, ancora meno pg ma più grosso e anche più efficiente in attacco (se non siete tipi da idolatrare le % di tiro). I risultati si sono visti, perché in fin dei conti, pur non essendo dei leader, Kawhi e George stanno giocando come sanno: a Dallas hanno combinato per 41/66 dal campo e 114 pti.

DEN 2   POR 2. Tornando in Colorado, la serie si presenta sempre come lunghi dei Nuggets vs back-court di Portland. La W più netta dei Blazers proprio in #4, coincidendo con una serataccia di Lillard al tiro (1/10, ma lo stesso 10-8-10) e l’esplosione di Norman Powell (29 con solo 15 tiri, 4/4 da 3). Nuggets pessimi in ogni reparto, col quintetto “capace” di totale plus/minus -127. L’impressione lasciata da Denver è molto negativa, non solo cattive percentuali ma idee annebbiate: Jokic solo 18 tiri, Campazzo ben 10, Porter Jr. solo 3 e così procedendo.

MIL 4   MIA 0. Sweep. Vendetta. I finalisti della Bubble eliminati al primo turno. Globalmente, e tenendo conto delle evidenti modifiche migliorative che il Greco ha portato al proprio gioco, i Bucks sono finora la squadra che più ha impressionato. Hanno discreta costanza e sono capaci di rush incredibili. Come il primo quarto di #2 o il + 24 complessivo con cui hanno rimontato, pareggiato, messo a nanna #4.