La stagione 2020-2021 dell’ABA League che, emergenza Covid permettendo, avrà inizio nel primo fine settimana di ottobre, saluta il più che gradito ritorno del KK Split (Spalato) nel basket che conta. Una Società gloriosa, nata nel 1945 come sezione della polisportiva Hajduk, ma che di fatto nel 1949, costituendo un’entità indipendente, prende appunto il nome di Košarkaški Klub Split.

Jugoplastika, Pop 84, Slobodna Dalmacija e Croatia Osiguranje, sono i nomi che nel tempo meglio aiutano a identificare i “Žuti” (“Gialli”, dal loro colore sociale).

Spalato, seconda città della Croazia e principale centro della Dalmazia, appena al di là dell’Adriatico, fu ancor meglio conosciuta nel triennio 1989 – 1990 – 1991 per le prestigiose vittorie consecutive ottenute in Coppa dei Campioni (l’attuale Euroleague). I rosters di valore assoluto di quegli anni annoveravano giovani talentuosi come Toni Kukoč, Dino Rađa, Žan Tabak, Velimir Perasović, Zoran Sretenović, Luka Pavićević, e il veterano Duško Ivanović. In panca come Head Coach nelle stagioni 1989 – 1990 il serbo Božidar “Boža” Maljković, attuale Presidente del Comitato Olimpico Serbo, mentre nel 1991 troviamo il croato Željko Pavličević. Il palmares del Klub considera inoltre due Coppe FIBA Korać (1976-1977), sei Campionati di Jugoslavia (1971-1977-1988-1989-1990-1991) e sei Coppe di Jugoslavia (1972-1974-1977-1990-1991). Nel periodo postbellico seguirono altre affermazioni in ambito esclusivamente croato con la vittoria di un Campionato nazionale (2003) e ben cinque Coppe di Croazia (1992-1993-1994-1997-2004).

Dopo alcune stagioni anonime in ABA Legue 2, il Košarkaški Klub Split si presenta adesso nella massima categoria della Lega Adriatica, magari non con grandi ambizioni, ma fregiandosi di fasti ormai datati. Nella “Mala dvorana” tornerà ad echeggiare il grido Ajmo žuti!