Grande Italia nel sospirato debutto di Belgrado per il preolimpico contro un Portorico che tendiamo a soffrire sempre anche per le evidenti influenze USA che ha questa squadra. Finisce 90-83 dopo che il primo tempo era andato nettamente a favore dei sudamericani (più 7 all’intervallo). Coach Sacchetti in un timeout tenta la scossa: “sembra che loro siano in grado di far tutto e noi stiamo a guardare… giochiamo o no?”. Più che sembrare è proprio così, sguardi bassi, body language pessimo, zero aiuti in difesa e bambola totale con gli uomini di coach Casiano che toccano anche il più 17. Teniamo botta con una sequenza di tiri liberi nel finale di secondo quarto e chiudiamo in scia. Fin qui una gara modesta come d’altro canto ci si poteva attendere da un gruppo nuovo. Melli non è in partita e manchiamo di leaders come non mai.

Storicamente l’Italbasket non ne ha mai avuti (ad Atene vinse il gruppo con Charlie Recalcati forse in quel ruolo). L’ultimo prima del 2004 potrebbe essere stato Carlton Myers ed io credo fortemente che una squadra che si rispetti ne debba avere almeno un paio. Quanto ci è mancato in questo ruolo Andrea Bargnani, quella nazionale targata NBA avrebbe dovuto farci sognare! (Scusate la divagazione). Nel secondo tempo decidiamo di difendere e soprattutto di cambiare faccia! Salta fuori un’altra partita con Portorico che ci soffre e perde mano mano lucidità. Primo sorpasso a 12 mins dal termine con un sontuoso Fontecchio (21p). Idem a 21 punti chiudono Polonara, una vera conferma a livello internazionale e fresco di firma con il Fenerbahce, ed un sorprendente Nico Mannion che si carica la squadra sulle spalle nei momenti cruciali mostrando le stimate del giocatore di cui abbiamo bisogno. Coach Meo gli da ampia fiducia non togliendolo più dal campo.

Il supporting cast ringhia in difesa (da encomio una stoppata di Pajola in aiuto), Ricci mette due triple importanti, Tonut fa da collante ed arrivano giovate buone anche da Tex e Vitali. Melli decisamente in difficoltà (più emotive che altro è parso) segue il consiglio del saggio allenatore e difende, prende rimbalzi, rotea asciugamani incitando i compagni quando è sul pino. Abbiamo bisogno di questo tipo di emozioni e consapevolezze! A Nick Melli dico che è maturato con questa gara e lo aspettiamo fiduciosi nelle prossime! Grazie azzurri per averci regalato questa bella partita. Ora appuntamento a sabato pomeriggio (ore 16) contro la vincente tra Filippine (che ha perso di poco con la Serbia) e S.Domingo. Siamo precari per il poco tempo passato insieme ma la sensazione è che, una volta guadagnata la finale, venderemo cara la pelle ai serbi. State collegati con la bandiera in mano!