Italbasket sconfitta 75-84 contro la Francia in quello che può essere considerato secondo molti il miglior quarto di finale delle Olimpiadi. Sapevamo che era davvero un’impresa impossibile ma ancora una volta gli Uomini di Meo Sacchetti hanno saputo regalarci 40 minuti di rara intensità cestistica pur con qualche sbavatura dovuta sicuramente alla posta in palio ed a una Francia che si candida più che mai alla medaglia d’oro.
Pronti via con inizio forte dei nostri (12-6 al 4° minuto) ed una Francia che segna solo con Fournier e Gobert. Il nostro gioco è fluido in attacco con punti da tutto il quintetto e teniamo egregiamente in difesa chiudendo il quarto 25-20 con Polonara particolarmente ispirato. La temuta risposta francese arriva subito nel secondo parziale con Thomas Heurtel sugli scudi. Il totem Fall (218 cm) è onnipresente sotto le plance e Batum (anche due pesanti stoppate per lui su Fontecchio) confeziona il 30 pari al 14esimo. Abbiamo le polveri bagnate in attacco dove le medie calano ad un drammatico 37% contro il 65% del tem di coach Collet. Tuttavia ci aggrappiamo a due triple di Gallinari e Polonara per arrivare a -1 dopo i primi 20 minuti (42-43).
Terza frazione che vede i transalpini scappare via a più 10 in un amen con Gobert versione dea Kalì (46-56 al 24esimo). La barricata sembra cadere definitivamente quanto Batum mette la tripla del più 14 dopo tre palle perse di Mannion, Fontecchio e Pajola. Qui mi sento di dire che molte altre squadre avrebbero perso la testa scivolando anzi tempo verso la sconfitta. Capitan Melli e C. invece lottano su tutti i palloni riuscendo a limare il gap sul 54-64 prima degli ultimi 10 decisivi minuti. Il periodo finale consacra semmai ce n’era bisogno Simone Fontecchio che firma un parziale di 9-1 per il 63-66 con un paio di canestri da far vedere nelle scuole di tutta la penisola. Spendo due parole sulla maturità del pescarese che rivede il suo high score in azzurro a quota 23 punti e in questo mese non ha mai sbagliato una partita. Complimenti all’Olimpia Milano per non aver creduto in lui preferendo altri oscuri “talenti”. Anche un grande allenatore come Sergio Scariolo non si capacita di tali errori di valutazione, pazzesco!
La tripla di Cabarrot (con antipatica dedica alla nostra panchina) ci taglia le gambe ma, stoici, riusciamo a pareggiare la partita a quota 73 con il Gallo da tre punti e poi ancora a 75 con quello che sarà ahinoi l’ultimo nostro canestro. In una fase da batticuore purtroppo pesano un paio di errori da sotto di Tonut e lo stesso Gallinari (mai sottrattosi alle sue responsabilità in questi possessi finali) ma soprattutto ci devasta la tripla di Heurtel che da il la alla vittoria degli amati/odiati cugini d’oltralpe.
Come ha dichiarato il saggio Meo: ho visto i giocatori uscire affranti alla fine ma li ho richiamati ricordando loro di alzare la testa perchè sono stati un grande gruppo che per un mese ha appassionato un sopito popolo degli amanti del basket. Credo che un messaggio finale vada appunto alle società italiane, una l’ho già citata. Sono le prime responsabili di non far crescere i nostri giovani se non li fanno giocare. Sembra un ragionamento sempre scontato e forse lo è, ma siamo arrivati a giocarcela con la Francia: rileggendo i nomi dietro alle canotte mi riempio di orgoglio perchè l’Italia c’è, basta darle fiducia! Che sia d’auspicio per il movimento tutto!
Grazie Marco, Niccolò, Stefano, Danilo, Nick, Simone, Amedeo, Giampaolo, Riccardo, Michele, Achille, Alessandro, Awudu e Meo senza dimenticare l’intero staff.