Tutto facile per la Virtus nella seconda giornata di Basketball Champions League. Contro un Filou Ostenda in partita solo per 10′ ed unicamente per l’approccio “morbido” dei padroni di casa, arriva un comodo “trentello” figlio della seconda grande prova consecutiva del centro Qvale.

In un match tecnicamente poco significativo, coach Sacripanti può comunque raccogliere importanti indicazioni sia dal punto di vista dell’intensità che della chimica di squadra, in continua e costante crescita.

 Virtus Segafredo Bologna    89 – 60    Filou Oostende 

Parziali (21-22, 22-03, 27-14, 19-21)

La Gara

Come già accaduto nel match inaugurale, i ritmi “europei” sono decisamente più blandi rispetto a quelli visti nell’ultima di campionato contro Milano e si gioca principalmente di fisico sotto le plance, con i bianconeri a cercare con insistenza Qvale volendo cavalcare l’onda positiva del campionato ma anche per dare ritmo ad un giocatore rimasto fermo oltre due settimane in piena preparazione atletica. Il numero 41 risponde presente, così come M’Baye, sfruttando l’iniziale mismatch creato dalla scelta di un quintetto “piccolo” per Ostenda, ma la partita non decolla e la Segafredo non stacca gli ostici avversari. Retto l’urto nei primi minuti il Filou aumenta centimetri e chili in campo, inserendo anche un Djordjevic da 6 consecutivi e arrivando al sorpasso sul 15-17. Gli ospiti costringono la Virtus a giocate quasi esclusivamente perimetrali, con continui raddoppi sulla principale bocca da fuoco Punter e tolgono facili punti di riferimento offensivi ai padroni di casa . La scossa alla sonnolenta partita bianconera arriva in coda al periodo dal giovane Pajola, che segna sulla sirena dopo un bel recupero a metà campo e permette ai suoi di chiudere a contatto il primo quarto sul 21-22.

La sferzata di energia sortisce effetto ed in apertura di seconda frazione Bologna vola sul 33-22, stringendo le maglie difensive e sfruttando maggiormente sia le giocate in post basso che il pick ‘n’ roll con Kravic. Nemmeno a dirlo, anche questa volta l’impronta di Kelvin Martin è evidente per cambiare l’inerzia del match con difesa, recuperi e quest’oggi anche un tiro dall’arco. Il cambio di passo bianconero tramortisce Ostenda che continua a collezionare forzature al tiro e palle perse, raggiungendo il poco lusinghiero record di un solo punto segnato in 7′ (saranno 3 alla fine dell’intero 2° quarto).  Col divario in costante aumento Sacripanti può concedere un meritato riposo a Punter e minuti preziosi a Cappelletti per permettere al numero 9 di entrare nei meccanismi di squadra, senza bloccare l’inerzia positiva.

La ripresa parte dal 43-25 bianconero ed ancora una volta dai canestri di Qvale, pescato magistralmente dai compagni e senza rivali nel colorato. Alla timida reazione accennata dagli ospiti rispondono prontamente la difesa ed i recuperi di Martin oltre alle invenzioni del mago Taylor, che sale velocemente a 7 assist e porta al garbage time l’incontro con ancora 15′ abbondanti da giocare ed il punteggio sul 61-33. Pajola trova il tempo di esaltare il pubblico già caldo con recupero e canestro in contropiede, lanciando la Segafredo al massimo vantaggio sul +31.

Gli ultimi 10′ sono quindi di assoluta accademia, con ampio spazio ai giovani Pajola e Berti (primi 4 punti per lui in prima squadra) e la testa già, inevitabilmente, proiettata alla grande sfida di domenica ad Avellino.

 

Magic Moment

Il break Virtus del secondo quarto: un secco 22-03 che chiude con grande anticipo la sfida e permette a Sacripanti di far riposare le sue punte di diamante e verificare la tenuta delle “seconde linee”.

Man of the match

Brian Qvale. 15 punti con 7/9 da 2, 4 rimbalzi, grande difesa ed assoluto dominio sotto le plance. Certo, di fronte ha trovato una resistenza pressoché nulla, ma è indiscutibile che questo giocatore stia crescendo esponenzialmente; novella decisamente lieta per un Pino Sacripanti che, forse per la prima volta in carriera, si trova un leggermente carente nella lotta a rimbalzo.

Numbers

Le cifre di metà partita per Ostenda dicono tutto:  38% da 2, 16% da 3, soli 3 punti segnati nel secondo quarto. Spiccano su tutti anche i 21 assist di squadra per la Segafredo (9 per Taylor).