Molto sereno nel dopo partita il coach di Venezia Zare Markovski. «Brindisi ha giocato con determinazione ed intensità, noi non ci siamo riusciti per tutta la gara. La dimostrazione sono i 28 punti, quasi il 40% di quelli segnati nell’intera gara, concessi nel secondo quarto». L’allenatore della Reyer sottolinea poi che «abbiamo attaccato più con l’uno contro uno piuttosto che con il gioco di squadra» esprimendo chiaramente disappunto per l’incapacità della sua squadra di affidarsi al gruppo piuttosto che alle individualità. «Nel primo quarto abbiamo perso appena due palloni, quindici nel resto della partita a dimostrazione che non siamo riusciti a tenere la stessa intensità e concentrazione per quaranta minuti». Ma Markovski guarda avanti senza voler piangere sul latte versato. «Abbiamo dato tutto per arrivare alle Final Eight, contro Brindisi ci abbiamo provato ma ora è un capitolo chiuso e dobbiamo guardare avanti».

Sul versante opposto Piero Bucchi si gode la prestazione dei suoi uomini e si sofferma sui momenti chiave della vittoria. «All’inizio eravamo contratti un po’ per la gioventù e l’inesperienza del gruppo ed un po’ perché evidentemente avvertivamo il peso di arrivare alla manifestazione da primi in classifica al termine del girone di andata». L’avvio di gara, infatti, lasciava presagire ben altro esito con Venezia scatenata e Brindisi in evidente difficoltà. «Pian piano ci siamo sciolti, prima in difesa e poi in attacco – riprende Bucchi – perché con abbiamo ritrovato fiducia. In fase offensiva prima sbattevamo contro Crosariol, poi abbiamo iniziato a far circolare bene la palla e trovato buone soluzioni». Intanto per Brindisi è già tempo di pensare al domani ovvero alla sfida con Siena. «Sarà dura giocare contro ha vinto la coppa negli ultimi secoli» sottolinea con tono anche divertito Bucchi che aggiunge: «Siena è un avversario scomodo e noi l’affronteremo senza Bulleri ma anche senza Formenti che ha battuto il tallone e dovrebbe avere uno strappo al tallone». Brindisi farà di necessità virtù, cercando sperando anche di avere qualcosa in più da Chiotti che «deve ritrovare fiducia anche se la nostra c’è già» rimarca il coach bolognese. Infine Bucchi si rifugia in un «scaramanticamente non ho pensato a Siena né ad altro» quando in sala stampa si sottolinea che quando non è stato eliminato al primo turno (due volte) ha sempre vinto la Coppa Italia (con Treviso e Napoli). E poiché non c’è due senza tre…