Non ha nascosto la propria soddisfazione coach Messina dopo il sofferto successo colto al PalaLottomatica contro una sorprendente Virtus Roma: “Complimenti a loro, hanno giocato una partita gagliarda – ha esordito l’ex assitente di Greg Popovich – e complimenti al bel pubblico che ha riempito il palazzo, spero che possano vivere altre belle serate di pallacanestro. Noi siamo stati patetici nel primo tempo, ci sono mancate coesione, difesa e lucidità, senza dimenticare che Mack e Nedovic erano al rientro dopo lunghi stop”.

L’ex condottiero della Nazionale e del Cska ha riconosciuto i giusti meriti all’esperto Micov, ancora una volta decisivo dopo aver griffato già il blitz ad Atene in Eurolega: “La sua prova da 4 tattico è stata decisiva, era importante trovare qualcosa che cambiasse la partita anche se, dopo quel primo tempo, forse era sufficiente cambiare tutto il quintetto (ride). Mi è piaciuto molto l’apporto difensivo di Cinciarini e la presenza di Tarczewski sotto canestro; Biligha, Della Valle e Moraschini stanno lavorando bene ma devono fare sempre un passo avanti, in una squadra c’è bisogno dei campioni ma anche di chi faccia la cosiddetta legna, non possiamo pensare che Scola, Gudaitis o Rodriguez la risolvano sempre”.

Messina, infine, non ha voluto risparmiare complimenti per due avversari che lo hanno positivamente colpito: “Alibegovic sta meritando lo spazio che gli viene concesso, si vede che c’è un lavoro alle spalle e così anche Baldasso, un ragazzo grosso fisicamente, tecnico e volenteroso, brava Roma ad averli trovati e cresciuti”.

Subito dopo è la volta di Piero Bucchi, che ha ringraziato i tifosi per il calore trasmesso alla squadra ed ha puntato l’indice contro la minor freschezza dei suoi ragazzi nel finale, pur elogiando lo spirito guerriero avuto sul parquet: “I ragazzi hanno provato a vincerla fino in fondo, le rotazioni più lunghe hanno pesato così come i problemi di falli. Loro hanno avuto una grande intensità nel secondo tempo, ma non dimentichiamo che noi siamo una neopromossa con l’obiettivo di salvarsi”.

Inevitabile poi commentare quei dettagli che hanno inciso sul punteggio finale: “Negli occhi ho ancora tre errori grossolani dei miei, non importa chi li abbia commessi, ma quei facili appoggi non concretizzati hanno cambiato la gara. Milano ha comunque meritato di vincere e credo che inizi ad essere mentalmente pronta per il doppio impegno; degli arbitri non voglio parlare, ho volutamente preso un fallo tecnico per cercare di mandare un segnale, qualcosa non andava bene ma, evidentemente, non è bastato. Il campionato italiano si conferma tosto, se non ti impegni sempre al massimo rischi spesso di cadere”.