Due gare profondamente diverse, i primi due Quarti degli Europei.Spagna-Germania (84-72) è stata la conferma del basket controllato giocato dai Tedeschi, che hanno davvero spaventato la corazzata di Sergio Scariolo. Il coach italiano, come anche rivelato dalla sua ultima e abbastanza controversa esperienza all’Olimpia Milano, è talmente abituato ad allenare fenomeni e rosters profondissimi da essere ormai lentuccio a rispondere alle situazioni di difficoltà che si presentano nelle partite. Per avere ragione della Germania ci è voluta infatti una parentesi iperurania di Marc Gasol, che nel terzo periodo ha firmato, consecutivamente, 15 dei 18 pti con cui La Roja ha rimontato e capovolto il vantaggio tedesco. Marc ha recitato la tabellina del 3, con 4 triple e un And-1, corroborato da un canestro da 3 del Chacho Rodriguez. Fino a quel momento il comando era stato tedesco, anche perchè, un po’ per polveri bagnate, un po’ per un arbitraggio che non trovava d’accordo gli Spagnoli nella valutazione dei contatti concessi alla difesa tedesca sui tiratori iberici, la Spagna era andata in confusione senza che il coach trovasse soluzioni adeguate. Per esempio: a fine primo tempo il dato del tiro da 3 spagnolo era 4/11, a fine terzo quarto 9/22. Una volta dimostrato grazie a Marc che la potenza spagnola era davvero tale, la Germania, squadra ipercoriacea, ha perso i consueti riferimenti difensivi, finendo sotto di 19. Gara finita, ma reazione di orgoglio tedesca per ridurre il divario a 12 e lasciare l’Europeo a testa alta. Cosa altro ha detto la partita? Che se ne va il giocatore che, parametrando il rendimento individuale al volume di gioco della squadra, è il più decisivo della manifestazione: Dennis Schroeder, e solo una eventuale W in finale di Dragic potrà secondo noi privare DennisDeutscheland del titolo di migliore pg dell’Europeo. Che la Spagna non deve addormentarsi, ma ha almeno il 98% di chances di Titolo e di conferma: d’altronde è l’espressione di un movimento che può mettere in nazionale fino a 9 giocatori NBA (quest’anno sono 6) più Llull (infortunato, ma è a tutti gli effetti un NBA player anche se non ci vuole andare), a cui aggiungere 2 elementi che possono essere ottimi giocatori come San Emeterio o Sastre. Che i grigi sono davvero la palla al piede del basket europeo, e, in questo panorama desolante, eccelle, purtroppo, per errori, astrusità e capziosità dei fischi, l’italiano Mazzon. Che la Germania era ed è la squadra tra tutte più simile all’Italia, per gioco, produzione offensiva (raramente oltre i 72) e capacità difensiva (raramente più di 68 subìti), e che la differenza, finora, tra le due è stata soprattutto nella testa: un po’ più ondivaga e portata a deprimersi quella di Azzurra; se l’Italia saprà aggiungere fermezza nell’autostima, il Quarto vs la Serbia non è per nulla inaffrontabile.

 

Opposto basket tra Slovenia e Lettonia (103-97). La semplice lettura del punteggio vi dice che boccata d’aria sia stata questa gara, con giocate spettacolari e basket aperto ed offensivo. Partita vissuta di parziali: dal 13-10 Lettonia al 30-15 Slovenia, per chiudere la prima metà 55-51 Lettonia. Confermato quindi il doppio vaticinio di Tavcar e Tanjevic sulle due Nazionali: che gli Sloveni hanno tante qualità ma non quella di uccidere le partite (Tavcar), che i Lettoni hanno operato il sorpasso baltico sulla Lituania perchè hanno raggiunto un buon equilibrio tra la loro propensione verso il basket-spettacolo e l’obbligo del risultato. Mattatore assoluto Luka Doncic (27+9, e anche la caratteristica di non essere, quando gioca in Nazionale, per nulla freddo come quando gioca nel Real, anzi), ben seguito da Porzingis (che però si è acceso tardi), Dragic (26) e dall’altro Lettone in NBA, Davis Bertans, quello che chiamiamo il Lettone Pazzo, capace di strisce infuocate sia nel bene (5 triple totali di cui 3  consecutive) che nel male (3 falli per aprire il terzo quarto dopo averne commesi zero con buona difesa nel primo tempo). Bella anche se ovviamente terminata con l’uscita per falli la prova di Kaspar Vidmar, il centro sloveno da 9-6-2 con 4 stoppate…solo che proprio non riesce a stare in campo più di 5 mins in fila.

Spagna-Slovenia prima Semifinale: la vedremo Giovedì, quando vs Dragic+Doncic (e i cambi per nulla banali Prepelic+Cancar) potrebbero farsi ancora più acuti i dolori di Scariolo per l’assenza (difensiva) di Llull.