L’Italia, complici i risultati del Gruppo A, si affaccia a questa gara con prospettive di terzo posto e di Finlandia come avversario degli ottavi ad Istanbul.Ovviamente vincendo e dando scontato il successo dei finnici contro l’Islanda. Di ostacolo trova ovviamente la Georgia, che deve vincere per non dover sperare in Israele vincente sull’Ucraina, e trova anche se stessa, perché è molta la curiosità di vedere se gli Italiani sapranno uscire dalla crisi soprattutto di autostima in cui sembrano precipitati soprattutto nella metà campo offensiva. Guardando le stats si trova che da solo Belinelli regge il 25% della produzione (17.5 su 68 pti), ma tira sotto al 40% per colpa di percentuali da 2 orribili; Datome tira attorno al 50 totale, e regala equilibrio e positività sia dentro che oltre l’arco: sommando i punti del Beli ai suoi otteniamo 33, ovvero la metà dei punti di Azzurra; Filloy, sia da 2 che da 3 è il solo a tirare ampiamente oltre il 50% (scollina il 55%), e come fatto rilevare è il solo che mena con coraggio le piste del pitturato: i suoi quasi 12 a gara sono ottimi in relazione al rendimento personale, aggiungendo che, pur esperto, è un rookie a certi livelli. Ecco, fine. 3 giocatori fanno 46 pti su 68: 13 arrivano dalla coppia Melli+Aradori, e arrivati a 59, troviamo che i restanti 7 giocatori del roster non sfornano nemmeno un punto e mezzo a partita come pura media pro-capite. Con questo viatico, e la sicurezza di essere in ogni caso a Istanbul per gli ottavi di finale, entriamo nel vivo della gara vs Zaza e i suoi.

Hackett-Belinelli-Datome-Melli-Cusin il quintetto italiano; Dixon-Tsintsadze-Markoishvili-Shengelia-Pachulia quello georgiano.

Il primo possesso italiano vìola i 24 secs, e Messina si alza subito predicando aggressività offensiva. Nessuno la mette, nemmeno tra i loro, passano quasi due minuti per vedere il primo canestro, da 3, di Datome. Giocando buona difesa di solito si prende coraggio, e finalmente ciò avviene. Un contropiede del Beli sfonda la maledizione del tiro da 2, e dopo una bomba di DanyBoy, Marco assiste Marco per l’And-1 di Cusin, che aveva appena chiuso Zaza consentendo a Melli di stopparlo. Molto attento Melli, finalmente, nei tempi difensivi. Almeno ad inizio partita. Dopo 3 mins, sul 10-2, il solo della Georgia ad aver segnato è il naturalizzato Dixon. L’ennesima difesa di Cusin su Zaza fa arrabbiare coach Mouros, che decide di protestare di presunti soprusi del uso e di prendersi un tecnico provando a forzare la psiche dei grigi. Troppi scarichi rovinano un possesso azzurro all’interno degli ultimi 4 mins del primo periodo, contropiede Georgia fermato da fallo: Shengelia segna il punto 3 per i suoi 16-3 Italia. Entrano FBR-Filloy-Aradori, del quintetto sopravvivono in campo Datome e Melli, anche la Georgia inizia le rotazioni, inserendo Sanadze e Shermadini. E’ proprio lui a infilare 2 liberi: 22-7 Italia, 5 pti georgiani dalla carità. Melli esce entra Biligha, e anche Gigi si siede dopo aver concesso un And-1 a Shermadini: rientra il Beli che si divora subito un lay-up, cosa che non fa Filloy, ribadendo la sua capacità di incursore nel pitturato, oltre che di triplista; in 3 mins di tavole, Ariel ha 5 pti, utilissimi per chiudere 27-10 il primo quarto. Difetto: concediamo tantissimi liberi ai loro lunghi (le proteste del coach georgiano hanno inciso, come ovvio e come sempre, sulla psiche dei grigi..) e Shermadini va per il secondo And-1. Messina decide di terminare per il momento il periodo di gioco di Biligha e FBR per reinserire Melli e il Cuso. Falli dei/sui lunghi? Cusin pesca il suo secondo. Zaza però è nervoso, e prende tecnico: il suo nervosismo aumenta quando Melli lo trafigge da 3, portando la gara sul 33-15. Un paio di triple subìte, però, buttano nel marasma Azzurra. Messina costretto a chiamare TO per provare ad impedire che l’emorragia prosegua, visto che il 33-15 è diventato 33-21. Ma Melli  conferma la sua scarsa presenza difensiva: altro And-1 concesso a Shermadini. Marasma? Sì, profondissimo, davvero basta un nulla per rendere imbelle questa Nazionale: perdiamo un pallone, attacchiamo orrendamente un’altra volta e Zaza, colpendo Cusin al volto, segna il -5. Cusin deve uscire, ora la coppia di lunghi per l’Italia è Melli-Biligha, con Beli-Datome-Filloy, mentre Mouros insiste con le twin-Towers Zaza+Shermadini. Arrivato così a contatto, poi, il coach della Georgia decide che Shengelia è troppo importante in attacco per continuare le Torri Gemelle, e fa bene a rimetterlo in campo, perché nei primi 30 secs abusa di Melli prima in attacco (33-30) e poi in difesa. L’azione successiva, però è negata ai georgiani da un fallo offensivo di Zaza, sempre più col sangue agli occhi: torna Shermadini. Quando mancano 150 secondi at the half, il parziale del secondo quarto dice 20 a 6 per la Georgia. Un long-2 di Belinelli  e una penetrazione (finalmente!!) di Aradori raddrizzano un po’ le cose, ma è impressionante quanto sia soft la psiche di Azzurra. Aggiungete un libero, ed avrete il 38-30 con cui si chiude la prima metà.

STATS AT THE HALF. Shermadini 11+4 con 5/5 dalla carità; Melli +12 di plus/minus ma tanti errori difensivi; Shengelia+Sermadini (spot 4+5) hanno tirato tutti i 9 lineri georgiani, di 3 And-1; 5 perse e 19 rimbalzi per entrambe le squadre; Belinelli 11-2-1 e 1 rec, con 2/3 da 2 e 2/4 da 3; Italia 3/7 ai liberi..cosa che vanifica il buon 14/30 complessivo al tiro (7/14 e 7/16).

Con una gestione offensiva davvero inguardabile da parte di Hackett, il terzo periodo inizia con 4-0 per i Georgiani….sì ma in 3 minuti e mezzo: ovvero siamo sempre nelle solite paludi offensive. Gol di Melli dopo 3:45 di vuoto. E’ sempre Niccolò a intercettare un pallone forzando Shengelia all’antisportivo. Però i liberi sarebbero da infilare, e invece: 0/2. Meno male che sul possesso relativo Aradori infila da 3, ma lascia Markoishvili libero di replicare. Miracolo del Beli che si guadagna un And-1 da 4 pti….col suo libero l’Italia arriva a 4/10 nella specialità. In questi minuti centrali del terzo periodo, l’apporto di Aradori è fondamentale: tripla, rimbalzo, assist per Biligha: 49-37. Abbiamo davvero difficoltà a trovare gente da far giocare in pg: anche Filloy conduce male un contripiede e l’azione successiva, facendosi mangiare la faccia da Messina.Aradori deruba Dixon e serva la schiacciata a Datome, ma è Dixon stesso a riscattarsi imbucando il -10 Georgia. Il nostro +13 nasce da una transizione, la prima giocata decentemente, con piatto di Filloy e tripla di Gigi. Dixon si sveglia alla fine, come vs Israele, sono suoi gli ultimi 9 punti georgiani, due triple e un And-1, e su tutte le azioni la difesa di Ariel non è ideale. Un piazzatone di Paul Biligha ci regala la doppai cifra in chiusura del terzo quarto: 58-47. Ma attenzione: visto che nessuno riesce mai a distaccarsi troppo da quello che è, a questo punto il pensiero del vostro cronista è al numero 68, nostra media di ppg. Dopo due sciocchezze di Melli è il sacrificio fisico di Biligha (zompo micidiale ma atterraggio durissimo) per tenere aperto un possesso offensivo a consentire ad aradori di iniziare a segnare abbastanza in fretta nell’ultimo quarto. Pietro che una volta veniva detto Lo Zar prende per mano le paure della squadra, e arriva in doppia cifra per il 64-49 Italia: mancano 7′ alla fine. Poco dopo Pachulia segna ma atterrando commette antisportivo colpendo Melli. Scena già vista, o quasi: stavolta un libero lo mette. Riflessione: chi ha mai detto che Cusin deve essere un terminale offensivo? Due servizi sotto al nostro centro terminano come logico: due perse, due schiacciate in contropiede e Georgia che torna a -10. ricordate 68? Dopo 3 minuti eravamo già a 64, dopo altri 4 siamo ancora a 65..palla georgiana e vantaggio ridotto a 7: tutti gli ultimi 10 punti segnati dai nostri avversari hanno avuto distanza media della mano del tiratore dal ferro pari a 2 cm. 67-63 all’interno degli ultimi 2 minuti con una penetrazione di Filloy. Poi Dixon infila la tripla del destino (forse) mettendo avanti la propria squadra per la prima volta a meno di un minuto dalla fine. Esattamente uguale a quanto accaduto vs Israele: due volte non è un caso, e non sorprendetevi se voterò coach Mouros il miglior allenatore del primo round degli Europei. L’Italia reagisce tonando avanti con Hackett che fora il pitturato. Georgia meno cinica della sera precedente: errore in attacco, fallo sul rimbalzo del Beli, TO per Messina. Saranno 17 secondi eterni, perché loro hanno falli da spendere. Ne mancano 15 quando Aradori riesce ad andare in  lunetta: sbaglio+canestro. Possesso Georgia: sono sotto di 2, non hanno bisogno della tripla e proprio per questo la tireranno; la sbaglia Dixon. Aradori torna alla carità, e di nuovo solo un centro. Sul +3 fallo tattico  di Hackett per impedire il tentativo da 3, scelta non apprezzata nell’arena ma da me sì. Dixon infila il primo, sbaglia apposta il secondo, Cusin perde il rimbalzo, Zaza lo indirizza su Shengelia che viene murato. Azzurra vince71 a 69, e regala speranza all’Ucraina, se batterà Israele.

STATS ALLA FINE. Belinelli 15-4-2 con 1 rec e 5/11 dal campo; Aradori (MVP) 12-7-2 con 4/7; Datome 14-5-4 con 5/13; Dixon 29-2-2 conn 4 rec e 5 perse; rimbalzi 40-33 Georgia; Italia 12 perse, 10 recuperate, Georgia 14/8.