Nella serata della festa per la Champions League conquistata, Bologna saluta il suo pubblico a testa alta ma con più di un rimpianto per questa mancata post season. Varese questa sera non dimostra di avere la grinta e la rabbia agonistica per conquistare i playoff e si accoda ai bianconeri a fare da spettatrice.

Virtus Segafredo Bologna  84-72   Openjobmetis Varese

Parziali (17-19, 28-18, 22-22, 17-14)

La Gara

La Virtus, priva di motivazioni e stimoli, parte leggera e poco concentrata ma anche Varese, che dal canto suo gioca invece per l’accesso ai playoff, non brilla ed i primi 4′ abbondanti vanno in archivio sul 4-4. Moore (2  triple consecutive) e Scrubb provano a dare la scossa per la Openjobmetis ma i bianconeri rispondo prontamente con capitan Aradori e due belle giocate in roll di Qvale, per il massimo vantaggio interno 15-12. Caja chiama time out ma a cambiare le carte in tavola è Djordjevic: prima inserendo Cournooh e Baldi Rossi per avere maggiore difesa sull’atletismo di Avramovic e Scrubb e poi gettando in mischia anche Pajola. Proprio l’asse Pajola – Baldi Rossi frutta alla Segafredo un bel canestro che riporta i bianconeri in parità dopo un mini-break Varese, ma la difesa non gira come dovrebbe ed Avramovic punisce costantemente con penetrazioni veloci. Il risicato vantaggio ospite è in gran parte merito proprio del numero 4, mentre la Virtus paga la cattiva vena al tiro da fuori (1/8).

Avramovic continua a non avere rivali e sale velocemente a quota 12 personali, ma Varese trova il fondo della retina solo con lui ed altri due giocatori: Moore 8 e Scrubb 4, troppo poco. Il 6/17 da 2 la dice lunga sulle difficoltà offensive ospiti e Bologna affonda il colpo trovando belle giocate a due nel colorato che portano sempre a canestri facili o falli subiti. La Segafredo mette così in cascina 8 punti di margine (32-24) ma è ancora Avramovic, prima con la tripla e poi con un canestro e fallo a ricucire; la Virtus dorme in difesa e Cain schiaccia indisturbato il -3 (34-31). Ne segue un periodo di grande confusione, con molta corsa e poca logica, sbloccato dalle triple in rapida successione di Punter e Salumu. Sul finire di tempo i bianconeri riprendono il controllo del colorato (14/15 da 2 ) mentre, con Avramovic in panchina a rifiatare, la Openjobmetis ricomincia a girare a vuoto sparacchiando a salve (9/23 da 2) e concedendo ai padroni di casa un nuovo allungo sino al 45-37 della sirena. Il terzo periodo inizia di corsa per gli ospiti con due triple, un canestro in contropiede dopo rubata del solito Avramovic ed una super stoppata di Cain su Martin lanciato a schiacciare. Il Serbo continua poi il suo show personale andandosi a prendere e trasformando 3 tiri liberi per la nuova parità. Parziale di 3-11 in nemmeno 2’30” per Varese che ora si carica anche in difesa, concedendo unicamente soluzioni dalla lunga distanza a Bologna. Nel momento migliore dei lombardi salgono in cattedra per le Vu nere Martin e Taylor, con due giocate estemporanee ma quantomai efficaci, che fruttano un 7-0 pesante per la Segafredo. La partita sale vertiginosamente di ritmo ed intensità con gli attacchi che ora corrono e segnano con continuità: Salumu si sostituisce ad Avramovic mettendo a referto 11 punti, ma per i padroni di casa ad accendersi è ancora Taylor (15) e le squadre continuano a rispondersi colpo su colpo. Djordjevic decide di mettere il mastino difensivo Cournooh su Avramovic ma è tutto inutile col Serbo lanciatissimo ed immarcabile che raggiunge i 28 punti. Varese è però tutta qui, con la panchina che porta pochissimo fieno in cascina e la Segafredo può quindi agevolmente andare sulla doppia cifra di vantaggio. La difesa dei ragazzi di Djordjevic sale di tono, coprendo bene gli adeguamenti ed impedendo le sfuriate al ferro dei piccoli lombardi. Gli uomini di Caja, in evidente difficoltà fisica, subiscono anche l’ingenuità di Archie; il numero due prima commette un antisportivo che costringe Aradori a lasciare il parquet infortunato e poi protesta prendendo tecnico. Di fatto la gara si chiude qui, con poco più di 2′ di  semplice passerella.

Magic Moment

Decisivo il break firmato difesa e Taylor che ha riportato la Virtus a +7 dopo la sfuriata Varesina di inizio terzo quarto.

MVP

Solo la sconfitta toglie l’onore di essere il migliore ad Avramovic (30 punti, 4 recuperi, 3 assist e 8 falli subiti). Titolo di MVP quindi a Tony Taylor che, pur non perfetto, ha firmato il break decisivo (oltre a 15 punti totali).

Numbers

Disastrosa Varese da 2 nei primi due quarti 9/23 e vittoria schiacciante a rimbalzo per Bologna: 39-28.