NBA IS BACK, non serve altro.

Coach Vogel lo aveva detto: Non siamo pronti. Non era pretattica: il Lakers hanno perso di brutto (mai in testa, al max pari 75) l’opening night da Campioni vs i concittadini. I difetti palesati lo scorso anno, a cominciare dalla distanza cui Anthony Davis (8/15) gioca dal canestro, non hanno trovato aiuto dai nuovi pezzi, non ancora assemblati a dovere nel tessuto Campione. Non dimentico che si è trattato della off-season più breve di sempre (ogni sport, ogni lega) negli USA: 71 gg e un paio di amichevoli, il risultato essendo che solo Harrell (17+10) ha portato contributo positivo. Gasol aveva 5 falli a metà terzo periodo e non è più entrato, Matthews è stato invisibile e Schroeder ci ha provato (14-12-8) ma ancora non è Rondo. DennisDeutscheland è stato troppo timido quando ha giocato insieme a LeBron (22-5-5, 7/17), troppo estroverso (5/15) quando ha giocato senza: aveva però nemico, assistente LAC, il coach che lo conosce meglio, Ken Atkinson che, durante la campagna di Euro 2017, lo ha fatto migliorare tantissimo allenando la Nazionale tedesca. Nei Clippers invece qualcosa è cambiato e si vede: il coach. Non ancora per l’attacco, giocano la solita isolation a turno, secondo precise gerarchie: Kawhi primo, George secondo, SweetLou terzo, Ibaka + Batum + Zubac + Kennard sugli scarichi. E’ cambiato moltissimo in difesa: quasi perfetti sulle linee di passaggio e nel giocare una zona mascherata molto simile a quella dei Miami Heat; ancora più evidente il cambio di modo nella guida della squadra. Lue ha chiamato due TO chiave che Doc avrebbe lasciato giocare. Il primo avanti 77-75, dopo esser stato raggiunto sul 75 pari; il secondo avanti 91-85 dopo che i Lakers si erano riavvicinati da 89-78. In entrambe le occasioni gli effetti sono stati positivi ed evidenti. Cosa non ha funzionato per LAC? Reggie Jackson, disastroso in pg sia da solo che abbinato a Beverley, e i primi 28 mins di Paul George. Avanti di 21, Lue ha messo in campo George insieme a Jackson: il risultato una siccità di quasi 9 mins in cui PG 13 ha sbagliato 6 tiri e perso 4 palloni. Sembrava la replica dei PO 2020, ma per fortuna si è ripreso diventando top scorer della gara (33-6-3). Occhio a Ivica Zubac (11+6): il centro della formazione dei più sottovalutati della NBA è lui.

Nella vera gara di riapertura della stagione, giocatasi prima di quella dei Lakers al Barclay’s Center di BKN, i Nets hanno spazzato via GS. Warriors indietrissimo e forse, come lo scorso anno, non così tristi di perdere: hanno guadagnato al Draft James Wiseman, molto acerbo ma più che discreto (19+6, 7/13 dal campo). Quintetto piccolo per i Nets di Nash: Irving-Harris-Dinwiddie insieme a KD e DAJ (11 rebs). BKN dovrebbe inaugurare il concetto di Big3 del pino, potendo far entrare Shamet, LeVert, Allen. In particolare l’ex Michigan conferma di essere un NBA Top50, sommando in soli 25 mins una produzione pazzesca: 20-9-5 con 2 rec e 1 stoppata, secondo rimbalzista e primo assistman dei suoi. KD 22 e Kyrie 26 con lo stesso numero di tiri (16): sul velluto, una sicurezza notevole per un debutto che, con tutti i rumors che si son rincorsi a BKN in off-season, poteva essere pericoloso.