Il Draft NBA è in programma per metà Novembre: entro due settimane al massimo è quindi necessario per le franchigie avere la panchina assegnata.

Ancora bisognose di coach sono Houston, Indiana, OKC e Nola, con situazioni che possono improvvisamente aprirsi a Cleveland (Bickerstaff è in carica ma risulta ancora come interim) e Sacramento, dove tutto pare di provvisorietà preoccupante: basta dare uno sguardo alle definizioni delle cariche di manager e staff tecnico.

INDIANA PACERS. Il nome che ritenevo più probabile, faccio ammenda, finora non è stato nemmeno intervistato: niente Mike D’Antoni a quanto pare. Perso Billups, attratto dal lavoro di vice ai Clippers, i Pacers son stati messi davanti al solito problema: Indianapolis non piace. Quindi mentre calano le quotazioni di Joerger, pare IND si diriga verso 2/3 nomi conosciuti solo agli addetti ai lavori, essendo assistenti molto apprezzati ma invisibili. Si tratta del 50enne Dave Finch dei Pels (il favorito), e di due assistenti di Spoelstra: Daniel Craig, che oltre ad essere omonimo di 007 è anche un portafortuna (dal 2003 è stato presente in tutti i Titoli e Finals dei MIA pur essendosi allontanato qualche volta dalla Florida) e Chris Quinn.

HOUSTON ROCKETS. Nessun problema di appeal per i Rockets, casomai il contrario: obbligatorio un allenatore che combini preparazione, glamour e guts per tenere a bada ma anche valorizzare James Harden al di là dello smallball. Crescono i nomi di Jeff VanGundy e Mark Jackson, compagni di telecronache ma rivali per il posto a HOU. Non solo loro: Ken Atkinson e poi John Lucas II e III: padre e figlio, Sr. è già parte dello staff dei Rockets (con cui ha giocato le FInals 1986), Jr. assistente a Minnie. In lizza anche il già citato Finch e David Vanterpool (giocato a Siena ed Avellino) pure lui dai T’Wolves: era la balia del giovane Saunders quest’anno. Io continuo a pensare a Sam Cassell.

OKC. Tutti grandi nomi in lizza. D’Antoni, Maurice Cheeks, Ken Atkinson, David Fizdale e Steve Joerger, ma il più probabile potrebbe essere David Griffin, forse il meno conosciuto. Si tratta di una delle Stelle degli assistenti allenatori (come Brian Shaw o Sam Cassell), dai Raptors, era anche nello staff della squadra che ha espresso (no contest) il basket migliore visto nella storia del Gioco: Team USA 2014.

NEW ORLEANS PELICANS. Gentry è andato via senza essere troppo rimpianto, verso SAC a far da balia a Luke Walton. Il super favorito per allenare Zion, Ingram e Lonzo è Stan VanGundy. Opzioni anche per Atkinson, per un suo assistente ai Nets ovvero Will Weaver (G-League Coach of the Year 2019), e per Jamahl Mosley, molto apprezzato assistente di Carlisle a Dallas e ultimo ad essere scartato dai Knicks prima di dare il lavoro a Thibodeau. Possibili ma difficili anche due soluzioni interne come Vinson e Bzdelik. Il primo è lo sviluppatore del tiro, il secondo è il genio delle difese, ma è 67enne e per sicurezza non è nemmeno partito per la Bubble, a Luglio: difficile resti se SVG prenderà il lavoro.