Il play Peppe Poeta è stato presentato dalla Vanoli Cremona nella prestigiosa sede dell’Oleificio Zucchi Spa. A fare gli onori di casa Giovanni Zucchi, a.d. dell’omonimo partner Vanoli. “Essendo anche un tifoso della Vanoli Basket, mi sento in obbligo di ringraziare Aldo Vanoli, Davide Borsatti, tutto il CDA e i nuovi consorziati di Cremona Basket, per aver dato la possibilità di disputare ancora la serie A. Se sarà divertente come gli anni passati, bene; se invece ci sarà da soffrire, soffriremo, sapendo che ora avrebbe potuto non esserci più nulla. Sono molto onorato di avere qui Peppe Poeta, che da tifoso avversario mi ha sempre fatto diventare matto, sempre sfrontato e senza pensieri. Sono contento quest’anno che sia dalla nostra parte”.

Il team manager Mauro Saja ha ringraziato a nome della società biancoblu la Zucchi Spa per il sostegno dato. “Se mi avessero detto che un giorno avrei presentato Peppe Poeta, non ci avrei creduto. E’ un ragazzo straordinario, sarà la nostra guida carismatica, farà valere la sua voce nello spogliatoio, sia con i giocatori italiani che con gli stranieri, perché è un profondo conoscitore della pallacanestro italiana”.

Mauro Saja, Peppe Poeta e Giovanni Zucchi – ph. Baskettiamo.com

Entusiasmo – “Sono contento, carico, entusiasta per questa nuova esperienza. Ho l’entusiasmo di un bambino, nonostante sia la mia ventesima stagione da professionista – ha detto Poeta – e sono pronto a mettere a disposizione tutta la mia esperienza al servizio di questa splendida società, che ho sempre stimato. In tanti anni da avversario, devo dire che c’è sempre stata una grande empatia con questo ambiente e anche col campo di Cremona, che mi ha sempre portato abbastanza bene. Speriamo che ora, divenuto il campo di casa, questo feeling continui. C’è una stima importante verso questa società, che è organizzata in maniera perfetta, gestita da un signore della pallacanestro come Aldo Vanoli. Non vedo l’ora di iniziare e di vedere un PalaRadi pieno, nonostante sappiamo che non sarà possibile da subito”.

Eredità – Gli chiediamo come viva un veterano come lui la pesante eredità di Diener, sul piano tecnico e di leadership: “Travis è un giocatore di livello assoluto. Non prendo nessuna eredità: Travis è Travis, ha fatto la storia di questa società e la storia della pallacanestro, anche oltreoceano. Ha un carisma e un talento assoluti; io sono Peppe Poeta. Proverò a dare entusiasmo, quello che sento e con cui vivo la pallacanestro, ed esperienza, perché vuoi o non vuoi, sono venti anni che gioco. Inoltre, positività ad un gruppo che sarà giovane, in un anno di rifondazione. Cercherò di fare da collante nello spogliatoio, anche e soprattutto tra gli americani. Cercherò di far capire loro il valore di ogni singola partita. Mi manca tantissimo il campo: sono ormai sei mesi che non giochiamo. Siamo carichi e vogliosi”.

Motivazioni – “Conosco bene Paolo Galbiati: abbiamo condiviso due anni importanti a Torino. Cercavo poi un posto dove giocare a pallacanestro divertendomi, in una società seria. Quando è arrivata la proposta di Cremona, non ci ho pensato due volte”.

Settore giovanile – “In queste prime settimane di allenamento, ho avuto modo di apprezzare il lavoro svolto dalla Vanoli Young: ho visto atleti importanti, freschi, con talento. Devo dire la verità: è un ottimo settore giovanile, curato bene. Percepisco grande know-how cestistico. Sono piacevolmente sorpreso dall’organizzazione della società, sia per quanto riguarda il settore giovanile, le strutture e la squadra che è venuta fuori, nonostante si sia partiti molto in ritardo”.