Servivano disperatamente i due punti ad entrambe, brutti sporchi e cattivi ma pur sempre due punti ed alla fine li ha raccolti la Virtus.

Per meglio dire li ha raccolti Punter che, dopo l’ennesimo spreco bianconero dell’anno, scaccia le paure con due “triple folli” e punisce una coriacea Reggio Emilia, molto imprecisa ma capace di non arrendersi mai e di far sfiorare l’ennesimo psicodramma in casa Segafredo. Tutt’altro che guarita Bologna, apparsa per lunghi tratti troppo confusionaria e vittima della pressione, ma questi due punti sono ossigeno puro per morale e classifica. Per la Grissin Bon continua un periodo decisamente difficile e, nonostante l’impresa sfiorata, la sensazione è che più di qualcosa non giri come dovrebbe.

Virtus Segafredo Bologna 81

 Grissin Bon Reggio Emilia 69

Parziali (28-15, 13-25, 16-12, 24-17)

La Gara 

Visto il difficile momento stagionale e le concomitanti pesanti assenze di Martin ed Aradori, la Segafredo prova a modificare il suo gioco già in partenza con Cournooh nello starting five e M’Baye a saltare per la palla a due. La Virtus col nuovo assetto parte forte con tanta corsa, tiro ed un solido controllo del colorato grazie ad un Qvale ritrovato ed un M’Baye finalmente concreto. Dal canto suo Reggio si affida quasi esclusivamente a Rivers ed Allen, non riuscendo a rifornire Cervi sotto le plance. I bianconeri firmano un primo break capitanato da Cournooh, Punter e Taylor portandosi sino al +8 (15-7) e costringendo Cagnardi al time out obbligato.

Dentro Mussini per un impalpabile Llompart e Candi in regia ma la musica non cambia e la Reggiana deve aggrapparsi al solo Allen per restare a galla. Nonostante il buon break iniziale ed un grande impatto sotto le plance di Qvale la Virtus non riesce però a scappare, complici anche alcune forzature di Punter ed ancora Allen (10 sui primi 15 dei suoi) permette alla Grissin Bon di ricucire un minimo. Sacripanti tenta allora la carta di un quintetto anomalo ed incentrato sulla pressione difensiva con Taylor, Cappelletti e Cournooh che riesce a mandare ulteriormente fuori giri la Reggiana e quando Cappelletti vola in contropiede inchiodando la schiacciata, lo score dice 28-15 Bologna.

In avvio di secondo quarto Baldi Rossi e Kravic non riescono ad avere lo stesso impatto fisico di M’Baye e Qvale e Reggio ne approfitta, grazie anche ad una ritrovata verve al tiro, per rientrare rapidamente sul 28-21. Più in generale tutte le seconde linee bianconere faticano terribilmente e Sacripanti si vede costretto a gettare nuovamente in mischia sia Taylor che M’Baye. La Grissin Bon, viste le difficoltà di ingresso in area, si affida al tiro dall’arco con alterne fortune: dapprima costruisce un buon break, in seguito perde l’occasione di completare il rientro con eccessive forzature. La carica arriva però da un Rivers improvvisamente irresistibile che diventa un autentico rebus per la difesa di casa e porta i suoi a contatto sul 35-32. Sacripanti ferma tutto e tenta di rimescolare le carte, ma i suoi non rispondono come chiestogli. Nella confusione bianconera Reggio arriva ad avere anche una ghiottissima opportunità per la parità con Candi lanciato in contropiede ma bloccato dalla stoppatissima di M’Baye, seguita dall’alley oop di Taylor per Kravic. La Segafredo è però maestra nel farsi del male da sola e con una persa banale quanto sanguinosa permette alla Grissin Bon di chiudere a -1 (41-40), autentico oro dopo lo spavento iniziale.

La ripresa diventa ben presto una questione di muscoli, lotta a rimbalzo e percentuali basse; sono le difese a farla da padrone ed è la Virtus inizialmente a capitalizzare più giri in lunetta, riuscendo a prendere un minimo margine di vantaggio (nonostante l’1/6 di Kravic) rintuzzato poi, neanche a dirlo, dal solito Allen.

Sulle prime curve dell’ultimo periodo la Segafredo procede a passo lento ma la Grissin Bon ancora di più: percentuali in picchiata e conclusioni facili sbagliate (si annota anche una schiacciata sul ferro di Cervi in tap-in) permettono agli uomini di Sacripanti di portarsi sul +9 (65-56) pur non apparendo irresistibili. I bianconeri sprecano però tante buone occasioni permettendo a Reggio di rosicchiare il margine con Candi e di centrare, ad 1’54” dal termine, la tripla del pari con Allen. Sacripanti cerca di evitare l’ennesimo finale-suicidio dei suoi e lancia nuovamente il quintetto che in avvio aveva garantito buoni dividendi, venendo premiato da una difesa solida ma soprattutto dalle 2 triple di Punter in meno di 30” che gelano Reggio Emilia e regalano una vittoria preziosissima ma tremendamente sofferta alle Vu Nere.

Magic Moment

Le due triple consecutive di Punter (intervallate dall’errore di Rivers) nell’ultimo minuto di gioco: mano del difensore sulla faccia in entrambi i casi, ma il killer instinct di questo giocatore è implacabile.

MVP

Punter: 21 punti in 25′, con 5 rimbalzi e 2 assist, ma soprattutto le giocate da killer che chiudono una partita che si era improvvisamente complicata oltre ogni aspettativa.

Numbers

Salta all’occhio la parità assoluta a rimbalzo: 37 con 10 offensivi per entrambe le squadre. Reggio Emilia paga però l’enorme differenza tra recuperi (4) e perse (14) nonché l’esagerato ricorso al tiro dalla lunga distanza (28 tentativi).