urania

Piacenza passa all’Allianz Cloud dopo un match conteso solo negli ultimi minuti e porta a cinque la serie di vittorie consecutive in campionato. Urania, a lungo sotto ritmo in entrambe le metà campo, ha subito per

30 minuti il cinismo e l’intensità dell’Assigeco prima di accendersi e riaprire l’incontro con una disperata e sfortunata rimonta nell’ultimo periodo. Gli ospiti (al primo successo contro Milano in A2 dopo i ko in Supercoppa quest’anno e le sconfitte in campionato nelle ultime due stagioni) continuano dunque la propria marcia ai vertici del girone verde mentre i Wildcats, dal canto loro, alternano ancora una volta una sconfitta a una vittoria e devono mangiarsi le mani per una partita giocata a lungo al di sotto dei propri standard qualitativi.

La gara

L’avvio è letargico da parte di Urania che entra in campo con poca intensità e incassa in meno di due minuti il 9-0 che costringe coach Villa a rifugiarsi nel time-out per svegliare i suoi. La mossa non sortisce gli effetti sperati dallo staff meneghino che, alla ripresa, continua a vedere i propri uomini faticare contro una Piacenza decisamente a fuoco. Gli ospiti, spingendo sull’acceleratore, arrivano fino al +14 (8-22) prima di subire il 7-0 di Urania che, grazie a Raivio e al buon impatto di Raspino, ricuce parzialmente il divario tornando sotto la doppia cifra di svantaggio (17-23). Due lampi di un pimpante Carberry però respingono ancora Milano che chiude così sotto di 8 lunghezze (19-27) il primo quarto.

I secondi dieci minuti si aprono con Langston che suona la carica per biancorossi. I Wildcats tuttavia, nella propria metà campo, continuano ad avere un voltaggio pericolosamente basso e vengono puniti sistematicamente dalle iniziative di Massone. Urania è così costretta a chiamare nuovamente time-out ma dopo la sospensione la propria seconda linea difensiva viene ancora battuta a ripetizione (25-37). I padroni di casa quantomeno si sciolgono in attacco ma la ritrovata verve non è sufficiente per colmare un gap ancora ampio a metà quarto (31-41). La presenza al ferro di Guariglia mantiene in alta quota Piacenza fino agli ultimi tre minuti quando, complice la grinta di Franco e Raspino, incassa un 8-2 che la porta negli spogliatoi avanti solo di sei punti (45-39) dopo un primo tempo a lungo dominato.

Le due compagini tornano in campo rispettando da vicino la partitura del primo quarto con gli ospiti decisamente più in palla dei padroni di casa: Mcduffie, Cesana e Formenti trascinano l’Assigeco fino al nuovo +12 mentre Milano inciampa tra palle perse e cattive spaziature. Entrambe le squadre vivono poi qualche minuto poco brillante e faticano a mettere punti sul tabellone. Il match prosegue a stento tra un viaggio in lunetta e l’altro finché, in casa Assigeco, Mcduffie prende fuoco e, ben coadiuvato da Guariglia, allarga con forza la forbice in favore dei suoi (71-55 al 30’).

In apertura di ultimo quarto Urania firma un bruciante 7-0 che la riporta subito a dieci punti di distanza. Oltre all’attacco però Milano trova finalmente anche una buona continuità difensiva fermando la macchina da canestri piacentina con la zona 2-3. L’aggiustamento nella propria metà campo interrompe l’inerzia in favore degli ospiti che vengono travolti in pochissimi possessi dalla marea Urania. I Wildcats, ritrovata energia e convinzione, arrivano fino al -2 (72-74) ma non chiudono la rimonta per via della tripla di Formenti e dei liberi di Mcduffie che consentono a Piacenza di tornare a respirare (72-79) a 4 minuti dal termine. Montano e Raspino riavvicinano ancora Urania ma gli americani dell’Assigeco sono spietati nel clutch time e, archiviata una controversa incomprensione tra arbitri e ufficiali di campo, ridanno agli ospiti quella distanza di sicurezza che gli consente di esultare per la quinta vittoria in campionato.

Man of the match

Dopo un primo tempo sonnacchiante, Mcduffie ha confermato di essere un candidato al titolo di MVP del campionato e sicuramente una delle più belle soprese di questa stagione di A2. Nel secondo tempo lo statunitense è salito in cattedra e prendendo il testimone dai propri compagni li ha trascinati fino ad un’altra prestigiosa vittoria. Per lui alla fine 23 punti (con due soli errori al tiro), 15 rimbalzi, 3 assist e 42 di valutazione.

Numbers

In una partita in cui Urania è riuscita a contenere il numero di palle perse (9) e a conquistare ben 16 rimbalzi offensivi, a far la differenza sono state la maggiore precisione al tiro di Piacenza e la capacità della squadra di Salieri di mettere in ritmo tutti i propri uomini. L’Assigeco ha infatti chiuso col 50% al tiro da tre punti e 20 assist prodotti, numeri che, assieme alla maggior concretezza a cronometro fermo (16/19 contro il pessimo 12/22 dei Wildcats), hanno permesso alla truppa ospite di sbancare l’Allianz Cloud,

Magic moment

Dopo trenta minuti di dominio piacentino, la partita ha acquisito senso ed emozioni quando Urania, aiutata dalla propria difesa a zona, ha avviato (ma non concluso) la rimonta nell’ultimo quarto. Il 17-3 messo a segno da Milano nei primi minuti del periodo conclusivo ha dato pathos al match, poi svanito in breve quando Carberry e Mcduffie hanno deciso seraficamente di chiudere i conti.

Tabellini

Urania Milano: Raivio 10, Bossi 3, Montano 18, Langston 14, Benevelli 6, Piunti 8, Raspino 14, Pesenato, Franco 3.

Assigeco Piacenza: Carberry 18, Cesana, Mcduffie 23, Molinaro 3, Massone 11, Poggi, Formenti 8, Guariglia 10.