Jason Burnell è uno dei volti nuovi non solo dell’Acqua S.Bernardo Cantù ma anche dell’intera LBA. Al debutto nel massimo campionato italiano, l’ala forte americana è alla prima stagione lontano dagli States, dopo un percorso universitario concluso a Jacksonville State. Il rookie a stelle e strisce si presenta in Europa con un bel biglietto da visita: 17.2 punti, 9.6 rimbalzi e 3 assist di media nel suo ultimo anno al college. Numeri importanti che rendono di diritto Burnell, classe 1997, uno dei prospetti più intriganti ai nastri di partenza del nuovo campionato di Serie A.
«Sono davvero entusiasta e non vedo l’ora di mettermi al lavoro – ha commentato l’ala biancoblù -, attendo di conoscere i tifosi canturini e di giocare di fronte a loro, in un palazzetto pieno, con un’atmosfera calda. Sono certo che a Cantù vivrò una esperienza indimenticabile, sono carico».
Per Burnell, in Italia, sarà la prima volta di sempre anche fuori dal campo: «Non ci sono mai stato – prosegue il rookie prossimo a compiere 22 anni a Ferragosto – ma, da quello che ho visto, mi pare proprio un bel luogo in cui vivere. Ho sempre sentito solo cose positive sull’Italia, per questo sono molto curioso di conoscere la cultura italiana e di interagire con le persone che ci abitano».
Cresciuto da mamma Teri e papà Frank Burnell, sposati da ben 31 anni, Jason ha un fratello di nome Kevin. Il giocatore nativo della Florida è molto legato alla famiglia, aspetto che si evince da queste parole: «Mio padre, mia madre e mia nonna sono alcuni dei miei idoli. Mi hanno aiutato molto e mi hanno reso una persona e un uomo migliore. Quello che sono oggi e quello sono sempre stato, è sicuramente merito loro e io, di questo, gliene sono davvero grato». Sono due, invece, gli idoli sul campo da basket: «I miei giocatori preferiti sono Paul Millsap e LeBron James: mi fanno impazzire» ha concluso Burnell, un ragazzo che nel tempo libero ama leggere libri o giocare ai videogames. Il rap il suo genere musicale, Drake e Juice Wrld i cantanti preferiti.