AX Armani Exchange Milano – Crvena Zvezda MTS Belgrado 88 – 91 (15-29; 40-45; 60-61)
Milano: Goudelock 3, Micov 16, Pascolo 2, Kalnietis 5, Tarczewski 4, Cinciarini 11, M’Baye 14, Theodore 10, Jefferson 1, Bertans 14, Jerrells , Gudaitis 8 All. Pianigiani
Belgrado: Radicevic ne, Dangubic 7, Davidovac 7, Lazic 5, Antic 5, Feldeine 19, Jankovic 2, Rochestie 12, Lessort 14, Ennis 2, Jovanovic ne, Bjelica 18 All. Alimpijevic
Arbitri: Peruga , Pastusiak , Foufis
Spett. 8670
La gara
Nell’ultima gara del 2017 che coincide con la fine del girone di andata di Eurolega, l’Olimpia Milano ospita i serbi della Stella Rossa di Belgrado, che in classifica la precedono di solo due lunghezze in un match alla portata dei padroni di casa, che rischiano in caso di sconfitta di chiudere nuovamente all’ultimo posto la classifica di coppa al giro di boa.
Coach Pianigiani schiera in quintetto Goudelock, Micov, Tarczewski, Theodore e Jefferson, mentre il coach serbo (a soli 31 anni il più giovane di tutta la manifestazione continentale) decide di partire con Dangubic, Feldeine, Rochestie, Lessort e Bjelica, permettendosi di schierare il veterano Antic come sesto uomo.
Primo quarto all’insegna degli ospiti, con Milano che fatica a trovare la via del canestro, complice soprattutto i suoi due esterni Goudelock (peggior prestazione in maglia Olimpia per lui quest’oggi) e Theodore (apparso poco lucido in regia e costretto a forzare tiri già dai primi minuti) in pessima serata anche a causa di qualche acciacco fisico, con gli ospiti che si portano anche sul più 15, sfruttando un parziale di 9 a 0 grazie a tre triple dagli angoli alle quali Milano non riesce a reagire.
Nel secondo quarto, dopo aver provato Jerrels (non in ottime condizioni fisiche e solo 6 minuti di gioco per lui stasera con 0 punti), coach Pianigiani decide di affidarsi al capitano Cinciarini, solitamente poco utilizzato in Eurolega, che riesce in cabina di regia a dare gioco e ritmo offensivo alla propria squadra, coinvolgendo spesso i compagni e innescando l’ottimo Bertans, dando così il via alla rimonta dei padroni di casa.
Nel terzo quarto dal meno 5 dell’intervallo, Milano sembra sprofondare nuovamente, complice brutti attacchi offensivi, finendo nuovamente a un distacco in doppia cifra, ma, guidata sempre da Cinciarini e panchinati definitivamente i tre esterni USA Theodore Goudelock e Jerrels, riesce a rimanere a contatto con i serbi, chiudendo solamente a una lunghezza di distacco il terzo periodo di gioco.
Ultimi dieci minuti caratterizzati da una Milano targata Europa (quintetto senza extra continente in campo, con il solo M’Baye in campo nei momenti chiavi) che riesce a fatica rimontare punto dopo punto, dopo essere nuovamente finita a meno 9 a cinque minuti dal termine, a recuperare fino ad impattare la gara sull’ 83 pari a 52 secondi dal termine.
Tavola apparecchiata per un finale punto a punto, nonostante le premesse del primo quarto, con Belgrado che dall’arco e con i liberi dell’ottimo ex canturino Feldeine riesce a mantenere sempre la testa avanti e vincere al Forum di Assago con il punteggio di 91 a 88, relegando all’ultimo posto Milano nella classifica al termine del girone di andata.
Magic moment
83 pari a 52 secondi dalla sirena finale, unico momento in cui Milano non è sotto nel punteggio e sembra apparentemente avere l’inerzia dalla sua per poter vincere la gara.
Man of the match
Andrea Cinciarini, ottimo in cabina di regia e utilizzato a lungo da Coach Pianigiani, quasi 23 minuti in campo negli ultimi 28 minuti di partita.
Numbers
15 a 29, il punteggio finale del primo quarto, che sembra mettere già la parola fine alla gara, con il pubblico milanese che si aspetta, a torto, una disfatta simile alla precedente gara con Kaunas giocata ad Assago poco più di un mese fa.