AX ARMANI EXCHANGE MILANO – S.BERNARDO-CINELANDIA CANTU’ 83 – 89 (19-22; 17-26; 26-13; 21-28)
MILANO: Della Valle 2, Micov 20, Biligha , Gudaitis 7, Moraschini 6, Rodriguez 6, Musumeci ne, Cinciarini 6, Sykes 7, White, Brooks 2, Scola 21. Allenatore: Messina.
CANTU’: Young 8, Procida ne, Clark 21, La Torre 6, Hayes 15, Wilson 8, Ragland 11, Burnell 14, Baparape ne, Simioni, Rodriguez Made, Pecchia 6. Allenatore: Pancotto
ARBITRI: Filippini, Grigioni, Dori
Spettatori: 8931
La gara
Derby lombardo nell’ultima giornata di andata, con Milano già qualificata alla Final 8 di Coppa Italia e Cantù che deve vincere questa sera e sperare in risultati favorevoli per poter accedere alla manifestazione, obiettivo ben oltre le aspettative per la formazione brianzola ad inizio stagione.
Coach Messina lascia in tribuna Mack, Roll, Tarczewski, Burns e l’infortunato Nedovic, mentre Cantù si presenta al completo sul parquet di Assago in una sfida sempre sentitissima da entrambe le parti; Milano schiera in quintetto Micov, Gudaitis, Sykes, Brooks e Scola, mentre gli ospiti partono con Clark, Hayes, Wilson, Ragland e Pecchia in un primo quarto dove per la squadra di casa il solo a trovare la via del canestro sembra Micov, autentica spina nel fianco canturino, mentre per Pancotto il terminale offensivo numero uno pare essere Hayes, autore di ben 7 punti nei primi minuti di gioco, in un quarto che termina sul 19 a 22 per la squadra ospite.
Nel secondo periodo Milano comincia a faticare in fase offensiva e Cantù riesce ad attaccare molto bene la zona 3-2 schierata da Coach Messina, equilibrando magistralmente la palla dentro ai lunghi e gli scarichi sul perimetro, trovando 2 triple di La Torre dall’angolo e di Young dalla guardia, che permettono ai biancoblu di portarsi sul massimo vantaggio di 12 lunghezze all’intervallo lungo, sul 36 a 48.
A inizio ripresa per la squadra di casa sale in cattedra Luis Scola, autore di 9 punti e un assist per una tripla di Micov in un parziale milanese di 12 a 2 nei primi 3 minuti di gioco, che permettono ai biancorossi di riportarsi prima a contatto e poi, sfruttando sempre l’argentino in attacco e una solida difesa di squadra, di portarsi in vantaggio anche di 2 possessi, chiudendo il quarto avanti di 1 sola lunghezza sul 62 a 61, con l’impressione che Cantù sia un po’ sulle gambe e Milano sia riuscita finalmente a trovare la quadra dell’incontro.
Mai impressione fu più errata, Milano non riesce ad allungare e Cantù rimane sempre a contatto, fino a 3 minuti dal termine quando riesce a mettere prima la testa avanti e poi ad allungare quanto basta per portare a casa la partita, complici anche dei pessimi attacchi milanesi ed alcune forzature di troppo di Rodriguez, che deve cercare di prendere in mano la situazione in fase offensiva, ma che non riesce a capitalizzare, chiudendo la partita sul punteggio di 83 a 89 per Cantù, con Milano parsa completamente in riserva e molti giocatori scarichi sia di gambe che di testa, allarme confermato anche dallo stesso Coach Messina in conferenza stampa, prendendosi tutte le colpe di questa situazione essendo lui Coach e presidente dell’Olimpia Milano.
Play of the game
Tripla di Young allo scadere dei 24 secondi dell’azione nel terzo quarto, tirata dalla disperazione ben oltre la linea di metà campo, che porta i suoi da meno 4 a meno 1.
Man of the Match
Luis Scola, abulico nel primo tempo, porta letteralmente a scuola Cantù e tutto il forum nel secondo tempo, con 17 punti in 10 minuti giocati nella ripresa
Numbers
1/11 (dei quali 1/10 della panchina) da 3 punti nel primo tempo per Milano contro il 7/12 del secondo tempo, mentre Cantù tira dall’arco con un complessivo 13/26, oltre all’ottimo 55 % da 2 punti