Il futuro della Juvecaserta dovrebbe iniziare mercoledì all’ora di pranzo, o più precisamente alle 12. A quest’ora, infatti, il Big Ben dirà stop, vale a dire scadrà il termine fissato dal socio di riferimento della Juvecaserta, Raffaele Iavazzi, per ricevere la conferma della volontà della Fondazione, capitanata dall’ex Presidente Barbagallo, di acquisire l’intero pacchetto azionario del club di Pezza delle noci.
A fissare il termine ultimo è stato lo stesso Iavazzi nel corso di una conferenza stampa in cui ha dettato le condizioni: «Entro mercoledì alle 12 Barbagallo dovrà inviarmi tramite Pec le copie degli assegni per un totale di 300mila euro, indicandomi la composizione della Fondazione o comunque i nomi degli 8 imprenditori pronti a rilevare il club nonché il progetto per il futuro della Juvecaserta». Il patron della Juvecaserta ha sottolineato di essere disposto a fare un passo indietro e «poiché non possiamo coesistere, cederei il 100% della società». Iavazzi ha chiarito, in ogni caso, di pretendere chiarezza e di voler sapere in mano a chi metterebbe la Juvecaserta. Sulla esposizione debitoria, inoltre, ha spiegato che in un documento sottoscritto con Barbagallo lo scorso 31 marzo è stato appurato che la Juvecaserta ha debiti per 764mila euro e crediti per 763mila euro, pertanto l’unico debito è con l’Erario ma i pagamenti sono dilazionati in dieci anni. «I debiti di Barbagallo verso la Juvecaserta sono superiori a quelli della società verso i fornitori» ha chiosato Iavazzi.
Dopo aver dato un vero e proprio ultimatum, il numero uno della Juvecaserta ha anche prospettato il quadro che potrebbe delinearsi con una sua permanenza alla guida della società. «Il bilancio è stato approvato, ci iscriviamo alla A2, sperando nel ripescaggio nella massima serie ma sappiamo che è difficile. Sulla possibilità che arrivi l’offerta di acquisto sono scettico e perciò mi sto guardando intorno. La gestione della A2 è economicamente più semplice rispetto alla A1. Se andrò avanti lo farò ripartendo da Enzo Esposito con cui ho già un accordo di massima e che avrà maggiori poteri. Sarà lui, infatti, a scegliere i giocatori, mentre per la figura di general manager penso ad una persona che si occupi della gestione dei rapporti con i cestisti. Per il roster ho appena scoperto che Tessitori aveva un anno di contratto e per un secondo avevamo solo l’opzione. Tommasini ed Antonutti hanno l’accordo ma con la retrocessione possono rescindere».
Nel corso della conferenza stampa è stata affrontata anche la questione Palamaggiò. «Avevo sollevato il problema un anno fa ma nessuno se ne è preoccupato. Mercoledì devo incontrare il nuovo presidente della Provincia per discutere. L’impianto di Pezza delle noci rappresenta la storia della Juvecaserta e la nostra speranza è vedere 5.000 persone anche in A2 come nelle ultime partite. Senza tifosi non ci sarebbe futuro. I nostri sostenitori hanno dato una lezione di vita a Pesaro, continuando a tifare e mostrando la sciarpa anche sul -16».
In chiusura Iavazzi ammette di essersi mosso per trovare altri imprenditori disposti ad affiancarlo. «Attilio Pallante mi ha assicurato che una mano la darà, poi ho avviato alcuni contatti per cedere una parte delle quote in mio possesso, anche se in ogni caso conserverò il 51%».
Finalmente la sabbia nella clessidra è quasi finita, mercoledì scopriremo se il futuro della Juvecaserta sarà ancora targato Iavazzi, oppure il club passerà nelle mani della Fondazione rappresentata da Barbagallo.