Sia chiaro: nulla è ancora ufficiale. Nulla è ancora chiaro se non la voglia di ridare questo bene – amato sport alla città partenopea. Dopo il tentativo fallito di trasferire il titolo della Cesarano Scafati all’ombra del Vesuvio per il mancato apporto dell’imprenditoria napoletana, l’idea di rifar rimbalzare la palla a spicchi negli impianti partenopei nasce dal progetto concreto che vede sempre un trasferimento di un titolo stavolta, però, riguarda quello del Cilento Basket Agropoli. La squadra salernitana ha appena conquistato la serie B ai danni di Pozzuoli. Si tratta di una società solida che negli ultimi anni ha scalato le varie categorie, proprietaria di numerosi giocatori e con un settore giovanile invidiabile con atleti convocati nelle varie nazionali. E’ proprio il presidente della società cilentina, Ciro Ruggiero, a confermare i rumors dei giorni scorsi intervenendo nel programma Fuori Gara di Radio Punto Zero.
Alle domande di Cristian Andrisani, il presidente ha risposto con molto ottimismo sul buon esito di questa operazione sbilanciandosi anche sui futuri successi della società. Ecco quanto dichiarato:
“Si, c’è una speranza fondata che questo progetto vada in porto. Ci sono serie possibilità che si riesca a trasferire il titolo del Cilento Basket Agropoli a Napoli. Le persone sono quelle giuste e l’entusiasmo da parte della società è quello adatto affinché avvenga ciò. Stiamo lavorando assiduamente per formalizzare questa cosa e per garantire a questo progetto strutture sportive adeguate per far risalire la pallacanestro napoletana.
Ci tengo – però – a precisare un aspetto fondamentale: qualora si realizzi questa operazione la squadra prenderà il nome della città Napoli come giusto che sia, premesso – però – che la proprietà resterà al sottoscritto.
Voglio anche precisare che, senza togliere nulla a nessuno, non c’è alcun legame con le dirigenze precedenti ad eccezione di Dario Boldoni che, però, è stato ed è tuttora solo un consulente esterno. Ora stiamo lavorando e vogliamo farlo bene specie con l’Amministrazione Comunale che deve dirci quali strutture potranno garantire lo sviluppo del progetto non solo relativo alla prima squadra ma anche al settore giovanile. In ogni caso, il sindaco, i consiglieri e gli assessori ma anche lo stesso ing. Boldoni stanno lavorando bene sotto questo punto di vista.
Concludo dicendo che vogliamo ripartire bene per garantire una risalita a questo sport in questa città e far partire un movimento in primis giovanile e poi ovviamente senior a livello nazionale perché credo che Napoli meriti palcoscenici migliori. Merità la A2 e penso – e lo dico con convinzione – nel giro di pochi anni Napoli potrà ritornare dove merita, su parquet nazionali. A me piace sognare e mi auguro che accada ciò che è successo per il Napoli calcio.
Mi ritengo un progettista, mi piace pianificare: la crescita della mia società è frutto di una corretta pianificazione e credo che con il valore aggiunto di una metropoli come Napoli e – con le giuste persone – si possa ambire a ottimi risultati”.
Dopo parole del genere è giusto che ci sia entusiasmo perché ciò che conta è che Napoli possa riabbracciare questo sport così maltrattato da alcuni. Proprio per questo – però – è anche giusto che ci sia la giusta dose di scetticismo che solo un progetto chiaro e serio potrà abbattere.