La festa – a Sassari e sull’Isola – non è ancora finita. L’entusiasmo per il primo scudetto di basket in Sardegna ha contagiato davvero tutti ed è inevitabile il paragone tra la Dinamo di Meo Sacchetti e il Cagliari tricolore di Gigi Riva. Proprio il tecnico del Banco di Sardegna è stato tra i più acclamati, per tutti è l’artefice di un anno storico in cui la formazione sassarese ha conquistato tutto: supercoppa, coppa nazionale e scudetto. Così non sono passate inosservate le parole del presidente Stefano Sardara sul futuro della squadra (“Si è chiuso un ciclo”, ndr) che molti hanno interpretato come un addio a coach Sacchetti. Lo stesso numero uno del club sardo, però, ha subito fatto dietrofront precisando le sue precedenti dichiarazioni: “Meo ha tre ulteriori anni di contratto e non è in discussione. Quando ho parlato della fine di un ciclo e dell’inizio di uno nuovo mi riferivo a quello aziendale e non a quello sportivo”. Parole che riportano il sereno nell’ambiente e tra i tifosi. Del resto lo stesso Sardara non crede ancora all’impresa fatta dalla sua squadra. “Vivo ancora sensazioni infinite e indescrivibili – dice -. vincere lo scudetto è di per sé un’impresa, vincerlo l’anno in cui hai vinto Coppa Italia e Supercoppa è leggendario, fatichiamo ancora a razionalizzarlo”. Ogni progetto per la stagione che verrà non può che basarsi sul bilancio dell’annata appena conclusa e di un quinquennio straordinario. “Il ciclo che si è chiuso è stato magnifico e ci ha consentito di passare da società sportiva ad azienda sportiva – conclude Sardara -. Ora parte il ciclo del consolidamento, che punta a rendere stabile il nostro posizionamento”.
fonte Legabasket.it