Contando l’ottimo risultato del mio D’Alesio Mock 2021 per Baskettiamo.com che ha registrato un bel 50/60, andiamo a esplorare quello che le prime 14 scelte, quelle da Lottery, porteranno alle rispettive squadre.
Pistons: CADE CUNNINGHAM. Ogni aggiunta è un miglioramento per DET, che ha scelto un giocatore NBA ready, pg di stazza Luka-ish e dotato di rara completezza. Come dicono quelli fighi: IMO non un 10, ma un 9.2 capace di durare 15 anni.
Rockets: JALEN GREEN. Non una sorpresa, ma forse un piccolo errore. Scegliere una guardia moderna, ovvero grossa e iper-atletica non è sbagliato in sé, ma lasciare indietro un lungo come Mobley è stato coraggioso da parte di HOU. Non si contano più le guardie e gli atleti tra 198 e 201 cm in forza ai Rockets: questo ragazzo con passaporto anche filippino è speciale, ma non “mai visto”, cfr. per es. Anthony Edwards. In due anni di attività, in ogni caso, il programma della NBA per fare ciaociao alla NCAA è già arrivato a partorire la Seconda Assoluta.
Cavs: EVAN MOBLEY. Nel basket moderno, dove i lunghi che rendono (cfr. le squadre arrivate alle Conference Finals) o sono catapulte di triple o capaci di prendere migliaia di rimbalzi senza reclamare troppi palloni e di difendere anche sui piccoli, la mobilità quasi onomatopeica di Mobley è oro incenso mirra. Ha anche tocco dai 4 metri. Potenziale Capela già ora, in fieri si arriva a Chris Bosh.
Raptors: SCOTTIE BARNES. Anche se un piccolo rischio, Scottie Barnes potrebbe rivelarsi colpo di genio di Masai Ujiri. Ha potenziale da The Next Dray-G, ala difensore cattivo con grandi passing-skills. In questo si accoppia bene con Siakam, che invece è un buco nero.
Magic: JALEN SUGGS. Su quanto possa dare nell’immediato non ci sono dubbi, su quanta NBA abbia in termini di potenziale nascosto invece sì. Lontano dalle Final 4 il suo appeal è calato ogni giorno, fino a perdere non solo la 3’ ma anche la 4’ posizione. Sono d’accordo con chi lo ha scartato ma anche coi Magic: non si poteva lasciarlo passare. Sul resto del Draft di Orlando invece…
Thunder: JOSH GIDDEY. Primo International selezionato, questo australiano è una copia molto fedele anche se meno testata di Cade Cunningham. Provini e combine hanno attenuato le perplessità degli scout fino a fargli guadagnare da 5 a 10 posizioni rispetto molte previsioni. Per usare una parola orribile e inflazionata: intrigante.
Warriors: JONATHAN KUMINGA. Avviso: GS voleva, VOLEVA Scottie Barnes, ma glielo hanno fregato. Hanno deciso per questa sf/pf solidissima che ha un paragone immediato: Shawn Marion. Kerr il coach e Curry il giocatore sono menti raffinate e veggenti, vedono quel che noi umani forse abbiamo vagamente presentito grazie a Giannis…il Gioco è sul crinale di un nuovo cambiamento. E GS si prepara a difendere sul Greco. Tanto da rifiutare l’offerta (esosa, ma reale) da parte di Phila per lasciare andare Ben Simmons nella Bay Area.
Magic: FRANZ WAGNER. Lo ammetto: non capisco. Aletta bianca di garra e abbastanza completa, ma non vedo come possa fare onde nella NBA. Lo avevo alla posizione 30, sapevo che aveva letteratura molto favorevole e sarebbe stato scelto prima…ma addirittura ottavo! A meno che ORL non ne avesse bisogno per le pari opportunità.
Kings: DAVION MITCHELL. Uno dei miei preferiti, il Next Kyle Lowry. Finito nella organizzazione peggiore della NBA, purtroppo. Porta leadership, carattere vincente, conoscenza del Gioco, attacco, difesa. Speriamo non venga rovinato dalla celebre Malattia di SAC.
Pelicans: ZIAIRE WILLIAMS. Un’ala in una formazione che ha già Ingram e Zion? Ha senso per la panchina e soprattutto perché questo giocatore avrà bisogno di tempo: talento (soprattutto offensivo) in un fisico da irrobustire e forgiare, alto come Paul George pesa come LaMelo.
Hornets: JAMES BOUKNIGHT. Grande affare degli Hornets. A parte la considerazione che qualche esterno dovrà cominciare a lasciare la franchigia (per es. Malik Monk), questa è una guardia solidissima, capace anche di giocare in point, con arresto e tiro di cristallo. Per me meritava qualche posizione più prestigiosa, il management di Jordan si conferma abile nel pescare in quella zona un po’ sfuggente tra 8 e 18.
Spurs: JOSHUA PRIMO. Ad Alamo stanno facendo un corso di mimetismo o di imballaggio rapido: è almeno il loro settimo giocatore di peso e altezza sostanzialmente identici. Questo è una guardia bella grossa, che potrebbe anche giocare in sf, anche lui con un riferimento noto molto evidente: T-Ross, esplosività spettacolare che porta instant-offense.
Pacers: CHRIS DUARTE. Come non capisco Wagner, capisco benissimo le piste che hanno portato i Pacers verso questo giocatore. Leadership, cattiveria dominicana, difesa, tiro da 3, gioca in 3 ruoli in attacco e difende su 4 (anche le pf) in difesa. Grande pesca, anche lui nei miei preferiti.
Warriors: MOSES MOODY. GS aveva ben due Lottery Picks, la seconda usata per questo giocatore per un motivo: nessuno poteva immaginare fosse ancora libero al 14. Guardia del tutto simile alla N.2 Green, meno esplosivo ma più tiro, una silouhette e un gioco che ricordano Allan Houston. Potenziale steal of the draft.