Con la W dei Magic (Banchero: 21 con solo 14 tiri, 12 rebs, 7 ass) e la sconfitta dei Lakers, LBJ e soci sono rimasti coi Kings la sola squadra ancora senza W.
Infortunati. Va bene, mettiamoci comodi perché quest’anno è cominciato molto presto il valzer degli infortuni e dei riposini. Infortunati sono già (e DI NUOVO) Monociglio, Zion, Embiid: schiena, schiena, ginocchio rispettivamente. Per nessuno dei 3 covrebbe essere roba grave, ma intanto la colonna delle gare saltate in carriera si allunga: per Zion sono molte più di quelle giocate. I Pels hanno fuori fino dopo Halloween anche Ingram, e i Blazers, che non hanno necessariamente interesse a vincere ora, essendo in cima alla Western Conference hanno fatto riposare Lillard. La NBA sta meditando mosse contro il tanking (vedi sotto), ma anche contro i riposini sarebbe da inventare qualcosa. Anzi, più contro i riposini che contro il tanking.
Harden / Maxey e House / Thybulle. Sindarius Thornwell. Chi? È ora giocatore in Turchia, una guardia dai fondamentali non eccelsi, in realtà un’ala sottodimensionata per altezza (195 cm, più facile 193) ma non per peso (100, più facile 102), un tipo di giocatore che a Doc Rivers piace tanto. Scelto infatti da MIL nel 2017, tutta la breve carriera NBA di ST è avvenuta ai Clippers quando c’era Doc. Il coach ha rinfocolato la sua passione tipologica con i tanti minuti offerti quest’anno a Danuel House, mastinotto (196 x 100) con 6 squadre in 6 anni di NBA, una specie di tentativo di replica di PJ Tucker. Solo che, oltre ad avere acquisito PJ, i 76ers avevano già un All-Defense in casa: Matisse Thybulle. La W più convincente di PHI è appunto arrivata stanotte quando si è capovolto il minutaggio tra House e Thybulle a favore del secondo. Non solo: in assenza di Embiid, la squadra ha giocato meglio del solito, e la W è arrivata in una notte in cui Harden ha preso solo 9 tiri e Maxey 20 (44-8-4 con 9/12 da 3). Una beneficiata non facile da ripetere per l’ex Kentucky U. ma un esempio non banale di quello che dico da tempo: Doc, Joel, Barba…almeno uno dei 3 deve andare.
Trey Murphy III. Sempre in reazione agli infortuni, assenti Ingram e Zion ecco TM3. Già lo scorso anno è stato il miglior rookie NBA per percentuale da 3. Stanotte ha un po’ faticato nella sconfitta dei Pels a PHO (13-5-1 con 2 rec e 3/7 da 3), ma fino a stanotte aveva 13/19 da 3 (69%) e 9/16 da 2 per il 62.5% complessivo dal campo. Più quasi 8 rebs, ed uno che difende. Si tratta di un giocatore molto leggero (206 x 93) ma appunto: è una sg di 2.06, attenzione al ragazzo. Il suo totale triple ora dice 16/26, 61.5%.
Damian Lillard / Portland TrailBlazers / difese. I riposini non mi piacciono, ma finchè vincono hanno ragione i Blazers. Squadra in semi-rebuilding, con una delle ultime figure-bandiera: Lillard resta attaccato a POR dove è Re, Conte, Arcivescovo e pure Regina. Per dare l’impronta alla stagione Dame ha attaccato con 31-5-5, qualche decimo sotto al 50% da 2, qualche decimo sotto al 40% da 3. Vedere la squadra in cima alla NBA fa un certo effetto, oltre a raccontare della crisi di alcune presunte grandi e della poca concentrazione di altre. POR è una delle formazioni sul limite dei 110 punti concessi, una soglia che non è banale come potrtebbe apparire. In questo inizio di stagione, infatti solo 8 squadre (di cui solo 2 della WC) lasciano meno di 110 agli avversari; ben 7 (4 della WC) subiscono più di 120/gara. Sono ancora poche gare, ma sono dati che, pur destinati a sistemarsi, fanno impressione. La miglior difesa dello scorso anno, Celtics, becca 118+; la seconda, Warriors, 121+; nella attuale Playoffs Picture della Western Conference troviamo 4 formazioni con saldo negativo segnati/subiti.
Relegation. Letterale: retrocessione. La NBA inizia a parlare di retrocessioni in caso di palese, eccessivo tanking. Si tratterebbe, secondo i colloqui condotti da Adam Silver e dai suoi, di relegare in G-League le franchigie colpevoli di mirare a perdere troppo palesemente pur di avere tante scelte e accelerare il rebuilding. Difficilissimo accada: il tanking è complicato da dimostrare, e in questo periodo non è ai livelli patetici che aveva avuto, per esempio, tra 2012 – 2017, con l’esempio ributtante dei SIxers, poi risoltosi in quasi nulla, solo Embiid: Simmons andato, Okafor e Noel due bust, Fultz mai giocato per infortuni. Però solo da sentire, come misura, potrebbe mettere paura ai meno dotati di pudore tra i GM.