Di recente, scatenando polemiche, ripicche e pubbliche rimostranze degli esclusi (per esempio Dwight Howard), è uscita la lista All-Time Top 75 NBA Players, in occasione dei 75 anni dell’Associazione.
E’ stata l’occasione per rinverdire il ricordo di alcuni campioni (anche fra gli esclusi) del passato, di farli conoscere ai più fans più giovani che, di una storia che abbraccia appunto quasi 8 decadi, possono non conoscere George Mikan (il primo centro dominante) o Dolph Schayes (il primo 5 che colpiva da 3: la distanza era quella, anche se le triple ancora non esistevano), Bob Pettitt (uno che, senza i Celtics pigliatutto di Red Auerbach, avrebbe vinto tra 3 e 5 Anelli) o David Thompson (escluso dai 75, MJ prima di MJ). All’altro capo di questa iniziativa (presto vi darò la mia Top100) sta una considerazione: la NBA ormai non è più del tutto in mano a KD, James o Steph e anche quelli “dell’età di mezzo” come Giannis, Jokic o Monociglio devono stare molto attenti. C’è una lista di campioni nati dal 1998 in poi che ha le briglie di una considerevole fetta del potere: sono al massimo 23enni, già decidono le sorti di Anelli e Conference Finals, e in definitiva già scrivono la prossima NBA. Lo dicono i risultati, basta una notte qualsiasi come questa: Sexton ha posseduto i Clippers guidendo i Cavs alla W esterna, Gilgeous-Alxander ha condotto OKC a dominare i Lakers 67-43 nel secondo tempo, Haliburton è stato fondamentale nel ribaltone dei Kings (che hanno anche Fox, fuori dalla lista perché “già” un ’97) vs PHO. Li ho divisi per anno, rimanendo sbalordito, nel vederli radunati su pagina, dalla qualità del 1998.
1998
Trae Young Deandre Ayton Jayson Tatum Michael Porter Jr. Miles Bridges Shai Gilgeous-Alexander Kevin Huerter Jarrett Allen Rui Hachimura
1999
Ja Morant Luka Doncic Jaren Jackson Collin Sexton Jordan Poole
2000
RJ Barrett Tyler Herro Cole Anthony Tyrese Haliburton
2001
LaMelo Ball Anthony Edwards