Nella notte NBA forse il momento più significativo arriva dal….pomeriggio, in cui i Celtics sconfiggono la seconda forza della Eastern; nella notte i Pelicans dominano la L.A. gialloviola, gli Hawks portano a 5 la loro striscia di W, ed OKC keeps rollin’.TD GARDEN, BOSTON: WASHINGTON WIZARDS 93 – BOSTON CELTICS 99
Nella W dei Celtics c’ è moltissimo di coach Brad Stevens, che ha dominato il suo collega Wittman e anche la maledizione bostoniana di dilapidare vantaggi attorno ai 20 nell’ultimo quarto. La gestione di Stevens è stata perfetta per rotazioni e gestione dei time-outs, e sul parquet incrociato le risposte migliori gli sono arrivate da Jeff Green (25 con 4 recuperi), Rajon Rondo in tripla doppia (13-13-11) e Marcus Thornton (21 in 17 minuti con 3 triple su 4). Menzione d’ onore anche per Avery Bradley, autore della tripla che ha chiuso la gara a 35sec dalla sirena finale. John Wall, che è in tantissime classifiche di stagione (2’ nei recuperi, 4’ negli assists, 5’ nei punti segnati in contropiede) ha scritto 17+14, ma ha nettamente perso il duello con Rondo, quindi il migliore per Washington è Butler (22 in 30 minuti, 6/10 da 3), uno che, lo ripetiamo, è arrivato a Washington a 35 anni dopo aver fatto per tantissimo tempo il comodino in fondo al pino dei Pacers, e che dipinge l’ennesima partitona consecutiva: stavolta stava per riacciuffare quasi da solo una gara ormai persa…questo per ricordare sempre cosa e quanto ci sia dentro un giocatore NBA.
PHILIPS ARENA, ATLANTA: DENVER NUGGETS 84 – ATLANTA HAWKS 96
Atlanta allunga a 5 la serie vincente, al termine di una aprita relativamente facile ma orribile, in cui le squadre hanno tirato malissimo: 41% gli Hawks, 36% (…) i Nuggets. Priva di Faried, McGee e Nate Robinson, Denver ha offerto resistenza solo nel 3’ quarto, troppo poco per ritornare in partita dopo aver subito un meno 21 all’intervallo. Migliore di serata paul Millsap, 23 punti e 4 recuperi, molto male Danilo, ma 14 minuti sono davvero troppo pochi.
FEDEX FORUM, MEMPHIS: MIAMI HEAT 87 – MEMPHIS GRIZZLIES 103
Nei giorni scorsi abbiamo parlato dei miglioramenti cui Memphis è attesa dal punto di vista della personalità in campo di alcuni giocatori. Una risposta positiva è giunta dalle seggiole profonde della panchina dei Grizzlies: Jon Leuer si è alzato dal suo 10’ o 11’ posto per mettere a libro 20pti e 12 rimbalzi. Jon ha visitato 4 squadre in 5 anni da pro, ed è alla sua seconda apparizione in Tennessee e forse si ricordava di lui anche il tifoso eccellente e azionista di minoranza Justin Timberlake, al FedEx Forum. Nemmeno la presenza di star dello spettacolo è sgradita in ottica titolo NBA, dal momento che una cittadina (per gli USA) di nemmeno 700mila abitanti, pur famosa per essere un tempio della musica e del SoulFood, si dovrà scontrare contro L.A. ed altri grandi centri con tifosi assai illustri. La partita di Leuer è giunta provvidenziale anche perché Marc ha infilato la seconda gara storta in fila (2-6-7) dando fiato ai maligni che vedono in queste recenti gare un po’ così i primi segnali del suo difficile (impossibile? Già ai Lakers? Già ad OKC?) rinnovo a fine stagione. Per Miami partitaccia difensiva (concesso il 59% totale e il 60% da 3), salvando Wade e poco altro: Bosh per esempio, oltre a subire di tutto da Leuer, in 36 minuti 2 rimbalzi (…).
THE PALACE, AUBURN HILLS: OKC THUNDER 94 – DETROIT PISTONS 96
Partiti fortissimo i Pistons non sono riusciti a reggere fino in fondo, pur avendo avuto, nel finale punto a punto, il pallone per vincerla o pareggiarla. Sui Pistons vorremmo dire due cose. La prima è che di sicuro non fa bene a noi Italiani vedere che gioca un sacco di minuti perfino il cantante dei Franz Ferdinand (aka Jonas Jerebko) e Gigi Datome fa solo panca. La seconda è che la scelta operata da Jennings nell’ultima azione è stata suicida: ormai sottocanestro, pur avendo davanti Serge I-block-a, avrebbe dovuto tirare invece di scaricare oltre l’arco per Josh Smith (26% da 3 punti in questa stagione, 28 in carriera..e una tripla già l’aveva messa nel match: al confine dell’ impossibile un suo 2/2..). Caldwell-Pope a 19-3-5 e Drummond a 16+9 sono stati i migliori dei Pistons. OKC invece è partita sonnolenta e perdendo tanti palloni, ha riagguantato il match usando pazienza e talento, ma è lontana da uno stato di forma di squadra ottimale. 28pti di KD, 13+13 con 4 stoppate per Ibaka, per Westbrook 22-11-7 ma anche tante perse e la solita gestione da anti-playmaker.
AA CENTER, DALLAS: MILWAUKEE BUCKS 102 – DALLAS MAVERICKS 125
Esame trasferta a Dallas fallito per i nuovi Bucks di Jason Kidd. E’ vero che hanno messo 6 in doppia cifra, ma le ragioni della sconfitta stanno nelle seguenti cifre: 17 assists a 29, 7 recuperi a 14, 4 stoppate a 8, 17 perse a 11. Dallas ha sprintato nel terzo quarto, trovando uno dei migliori Chandler Parsons della stagione: 28pti con 14 tiri, sbagliandone solo 3. Migliore dei Cerbiatti il solito Antetokounmpo (18-4-1, ma anche recuperi e stoppate e 8/11 al tiro).
MADISON SQUARE GARDEN, NY: PORTAND TRAILBALZERS 103 – NY KNICKS 99
I Knicks lottano sempre ma non riescono a vincere quasi mai. Portland in viaggio arriva alla fine forse un po’ stanca e, dopo aver sempre gestito con tranquillità, si ritrova NY a meno 1 nei tre minuti finali. Il loro salvatore è LaMarcus Aldridge (24+11), che dispone come vuole di Stoudemire e di Acy. Amar’e però non è mai stato un difensore, nemmeno nei momenti di massimo fulgore, quindi diamo ai suoi 16+10 la palma di miglior prestazione tra i Knicks. Melo (23+10) ha scaricato a Prigioni dall’arco per il tiro del pareggio, fallito: un altro argomento per i suoi detrattori (non un vincente, non ha la personalità giusta) ma anche per i suoi sostenitori (ma che volete? Se fa tutto da solo non va bene, se coinvolge i compagni non va bene neppure…).
STAPLES CENTER, LA: NO PELICANS 104 – LA LAKERS 87
Ennesimo tracollo Lakers. Kobe inizia a rompersi le scatole (14pti, 6/18). J-Lin difende come un pescatore addormentato sulla riva del lago, ed infatti ha perso il quintetto a favore di Price, che però si ferma a 3pti e 3 assists. Unica nota positiva il meritato passaggio da pino a quintetto di Ed Davis, che risponde con 12+7 e 2 stoppate. Cifre non banali in sé, e rese più pregiate dal fatto di esser state ottenute contro Anthony Davis ed Omer Asik, che combinano per 31pti e 17 rimbalzi.