Comincia a piacermi il modulo Spigolature per le Domeniche NBA. Cercare cosa proporvi tiene la mia mente attenta ai dettagli, e vengono fuori note curiose e interessanti. Spero.
TRASFERTE. A fine stagione tutto si pareggia, ma mi sono accorto che finora l’Est si è mosso MOLTO più dell’Ovest. Nella Eastern abitano Celtics e Magic, record di miglia con 17 trasferte; la cosa può instillare un briciolo di ottimismo nei fans di BOS, frustratissimi per l’incostanza e inconsistenza dei loro beniamini: il 7-10 di record on the road non è da squadra da Titolo, ma non suona così tragico come vedere i ragazzi giocare. Insomma: i risultati sono migliori del gioco, per ora. Solo i Raptors han viaggiato meno di 13 volte (7-5) e la somma di trasferte per la Conference è 215. A Ovest si trovano squadre come i Clippers, solo 9 trasferte (la metà di BOS) per trovarsi con il 67% (18 su 27) di gare casalinghe finora. Sono 7 le franchigie con meno di 13 viaggi, il record al momento è 15 (DEN e NOLA), le prime 6 della classifica hanno una media inferiore alle 11 trasferte e il totale di Conference è 182.
JOKIC. Il record di trasferte a Ovest rende più apprezzabile la stagione dei Nuggets, travagliatissima. Ancora senza Jamal Murray (infortunio 13/4/21, non certo che il 13/4/22 sarà in campo), con la nuova dicitura “out for the season” per Porter Jr. operatosi alla schiena, ma DEN anche senza 2 dei 3 migliori resiste al 50% di bilancio. Il merito è dello MVP Nikola Jokic, che sta giocando addirittura meglio dello scorso anno perché lo sta facendo in semi-solitudine. Tutto il carico dei Nuggets è sulle sue spalle. Le stats sono quasi uguali all’anno scorso, anzi: i peggioramenti sono di decimali, i miglioramenti consistenti. Penso ai quasi 3 rebs in più (da 10.8 a 13.4) e alla % da 2 (da 60.6 a 65.8). Certo, sono solo 20 gare non 82, ma NJ è on a mission.
MAI. Senza Doncic i Mavs non vincono mai. Guardi la dicitura “inactive” sul giocatore e trovi la L sul destino della partita: 4 su 4. La stagione di Luka non è eccezionale: rispetto all’anno scorso colpiscono il 4% in meno nel tiro da 2 (da 56% a 52) su un numero simile di tiri e il fatto che per la prima volta sia sotto ai 6 liberi/gara, non era successo nemmeno nella rookie-season. Sarà il nuovo coach Jason Kidd, o l’ambiente non idilliaco che si riesce a immaginare nel locker dei Mavs, dove WonderKid non è sopportatissimo da tutti.
UNICORNO. E si arriva a toccare l’argomento Porzingis. A inizio stagione pareva che la convivenza tra il Lettone e lo Sloveno avesse in qualche modo svoltato almeno sul parquet. Ma ora DAL è in mezzo a un brutto slump di sole 3 W nelle ultime 12 gare, e il mio occhio senza pietà individua due fattori. Lo slump è iniziato il 17 Nov. con le 3 gare in fila perse da Doncic causa caviglia; quella partita (L vs PHO) è stata anche l’ultima in cui Porzingis ha preso almeno 20 tiri. Da lì in poi mai più per 12 volte (media tiri/gara 11), mentre prima era accaduto 3 volte su 7 (media tiri/gara 16). Come dire che durante le assenze di Doncic / in un periodo difficile per il gioco della squadra, The Unicorn non ha saputo rispondere o forse peggio: si è fatto di nebbia.
GRIZZLIES. L’animale ereditato dalla regione della British Columbia, 1100 miglia di latitudine più a Nord, rende Memphis + Grizzlies l’abbinamento pià sconclusionato della NBA insieme a Utah (Salt Lake City, morte sociale, pizze avvelenate) + Jazz. Però MEM sta avendo una gran stagione, da numero 4 dell’Ovest. C’è un minifossato di 3 / 4 gare tra loro e le prime 3 di Conference, ma questo non svaluta il rendimento avuto finora. Ne parleremo più analiticamente, ma hanno 7 uomini in doppia cifra di media più altri 2 a 9; hanno un minutaggio diluito che coinvolge anche la Star indiscussa Ja Morant: 10 giocatori 10 tra 20 mins (Justise Winslow) e 32 (Ja); di questi 10 il più vecchio è Valaciunas (28) e la Star indiscussa ha 21 anni. Occhio…ooooocchio a Memphis ora e nel futuro.