Posso pensare che molti di quelli che leggeranno non mi perdoneranno di considerare i Thunder solo la terza forza della Western Confernce. Però guardo la panchina di OKC e, innanzitutto, ci vedo ancora seduto in giacca e cravatta Scott Brooks, e non è un bell’ inizio. Proseguendo vedo che per cambiare Durant-Westbrook-Williams (o addirittura trovare uno da quintetto che, andatosene Thabo Sefolosha, permetta a Reggie Williams di fare il 6′ uomo) trovo poco..scommesse e speranze principalmente.
Perry Jones, Lamb, Telfair, Roberson, Morrow…non nego siano buoni giocatori, ma non so se il compito loro destinato sia alla portata: non devono semplicemente dare qualche minuto di riposo, ma devono sostituire degnamente Kevin e Russell per evitare che la regular season sprema loro tutte le energie e li porti ai playoffs sostanzialmente morti. Inoltre hanno il compito, in particolare Telfair, di essere talmente consistenti da rendere possibile un quintetto senza Westbrook quando nel cervello di Russell cominciano a partire emboli a grappoli…il che non capita raramente, ed il problema è che spesso le fasi emboliche dell’ uomo di UCLA coincidono con quelle del suo allenatore.
Sotto le plance ad OKC sono messi discretamente, grazie allo sviluppo, in cui ammetto di non aver creduto, del neozelandese Adams, che può esser considerato un titolare alla pari di Perkins. A loro due si aggiunge ovviamente Serge Ibaka atteso ad una stagione da terzo effettivo Big3, e non si devono dimenticare il veterano consunto ma utile Collison e Mitch McGary, prospetto non banale. Parlando di centri, e ricordando che i diritti del giocatore che citerò sono ancora detenuti dalla franchigia di Durant, sto a malincuore rinuciando alla speranza di vedere in NBA Tibor Pleiss: ora che Barcellona lo ha preso con sè, temo che sia per quanto riguarda gli stimoli sia per l’ aspetto meramente remunerativo il centro tedesco stia in Europa bene almeno quanto starebbe nella Lega. Peccato.