I “Maturi baskettari” sono un gruppo di giocatori, tecnici, dirigenti, arbitri, giornalisti, in una parola grandi appassionati che hanno scritto la storia della pallacanestro italiana dagli anni Sessanta a metà degli anni Ottanta. La loro idea, da un po’ di tempo a questa parte, è quella (semplice e concreta) di ritrovarsi una volta all’anno, con l’obiettivo di rivivere in maniera propositiva e tutt’altro che nostalgica quel loro glorioso passato, offrendo attraverso la memoria e la testimonianza un messaggio di serenità, serietà e correttezza alle nuove generazioni, a cui vorrebbero trasmettere questi valori sportivi. L’appuntamento, sempre in luoghi tradizionali dove si è consumata l’epopea della palla a spicchi, è ormai nella tradizione.
E’ transitato, negli anni scorsi, da Castrocaro, dal Lago Maggiore, dalla Ghirada di Treviso, da Roma (un anno fa). E l’edizione 2015, la settima da quando il “Raduno dei Maturi Baskettari” ha preso vita da un’idea di Carlo Guido Gatti, andrà in cartellone in un luogo storico, nel quale si è alimentata la leggenda della futura BasketCity: la Sala Borsa di Bologna, in piazza del Nettuno. E’ lì che sabato 16 maggio, alle 10.30 del mattino, si raduneranno tanti nomi prestigiosi della storia della pallacanestro. Grazie all’attenta regìa di Paolo Magnoni, che indossò la canotta della Virtus e del Gira in Serie A agli inizii degli anni Sessanta, con il patrocinio del Comune di Bologna, il prezioso sostegno di Carisbo e la collaborazione di Minerva Edizioni. Saranno in prima fila Sandro Riminucci e Nane Vianello, Fabrizio Della Fiori e Ottorino Flaborea, Giorgio Buzzavo e Ciccio Borghi, Gianfranco Pieri e Alberto Merlati, Ciccio Dal Pozzo e Claudio Velluti. E ancora Bertini, Paolini, Iellini, Longhi, Vittori, Spinetti, e tanti che hanno fatto la storia della pallacanestro legando il loro nome a Bologna: Charlie Caglieris, Corrado Pellanera, Mario Martini, Giorgio Bonaga, Achille Canna, Paolo Conti, Gigi Serafini, John Fultz, e ancora Sardagna, Geminiani, Testoni, Negroni, Albonico, Zuccheri, fino alle stelle che brillarono negli anni Ottanta, da Renato Villalta a Marco Bonamico e Nino Pellacani.
Saranno, in tutto, più di duecento, a raccontarsi e rivedersi in Sala Borsa, un “tempio” che raccontò le gesta di ben quattro squadre di alto livello negli anni Cinquanta e Sessanta, Virtus, Gira, Moto Morini e Oare: un’epopea che sarà raccontata attraverso una presentazione storica di Sandro Samoggia. Per l’occasione, non mancherà all’appuntamento un grande appassionato di basket come Ivano Dionigi, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna. E ci saranno momenti di riflessione grazie a Gianni Corsolini, oltre che a Lorenzo Sani e Alberto Bucci che presenteranno le loro recenti opere dedicate a storie e personaggi di questo fantastico sport, rispettivamente “Vale tutto” (Italica Edizioni) e “Fuori tempo” (Minerva Edizioni). Il tutto legato dalla acuta e ironica conduzione di Alessandro “Jack” Bonora.