Per quanto riguardo gli sviluppi dell’indagine Time Out, dopo l’interrogatorio di ben quattro ore della scorsa settimana dell’ex presidente della Mens Sana Basket Ferdinando Minucci, assistito dai due legali, nell’ufficio del Procuratore dottor Antonino Nastasi sui quali nulla è trapelato da parte degli inquirenti, proseguono le attività investigative con la collaborazione del nucleo della Guardia di Finanza di Siena per individuare le altre possibili ramificazioni che hanno portato agli arresti domiciliari anche altre tre persone, la segretaria Olga Finetti e i due soci di EsseDue Promotion di Rimini Stefano Sammarini e Nicola Lombardini.
I legali di Minucci hanno impugnato il provvedimento della Procura presso il Tribunale del Riesame di Firenze che avrebbe dovuto decidere lunedì sulla richiesta di revoca, ma agli inquirenti di Siena non sarebbero arrivate comunicazioni in proposito e quindi per ora l’ex presidente-factotum non può lasciare l’abitazione e avere contatti con l’esterno per le ipotesi di “frodi fiscali, pagamenti in nero su estero, fatturazioni false anche senza prestazione e bancarotta fraudolenta. L’indagine è partita con una perquisizione in diversi uffici e abitazioni il 17 dicembre 2012, un anno dopo è stata disposta una seconda perquisizione a tappeto in varie località del senese, il gip dottor Ugo Bellini, ha firmato la disposizione del Procuratore che richiedeva l’arresto per paura di reiterazione di reato e inquinamento probatorio e Minucci è stato prelevato in un albergo di Bologna alle 7 di mattina e portato a Siena. Si parla di una trentina di avvisi di garanzia, con un lungo elenco di giocatori che hanno contribuito agli 8 scudetti, anche se l’indagine prende in considerazione i possibili reati dalla stagione 2006 a quella 2013.