Prima settimana con le Russe escluse dalla competizione.
1 – ILLUSIONE. Mi ero illuso stavolta. Sopra di una decina a 4 mins alla fine, con l’Olimpia già a 73 e una decente fluidità offensiva, ho pensato avrebbe scavallato gli 80 pti. Invece ha messo in opera il finale più scombiccherato, pieno di tremori e timori. Raramente le formazioni defense-first sono anche umorali e di fragile struttura, Milano lo è: basta poco per mandare fuori giri umore e macchina offensiva. Basta la terza peggior difesa di EL.
2 – INSIEME. Circa 20 mins di impiego sovrapposto per Delaney e Rodriguez, compreso l’intero, catastrofico, quarto periodo. Questa, arrotondata ai minuti, la distribuzione dell’utilizzo contemporaneo: 0 nel primo quarto, poi 3, 7, 10. Cresce il tempo di coabitazione, calano i punti segnati: 26, 23, 13. So che è il terzo Decalogo in fila in cui ripeto l’avviso, ma: quei due non sono fatti per giocare insieme così a lungo.
3 – LUNEDI’ 21 MARZO. Primavera, e anche l’inizio della settimana in cui (tempistiche di simili infortuni alla mano) dovrebbe tornare a ritmo quasi pieno Shavon Shields.
4 – HINES. Prima gara in doppia-doppia da un’eternità a questa parte, e non sono solo le cifre ma anche il quando. Prendendo in estensione massima il reboff che poi è valso a MI la vittoria, Hines pareva un settepiedi. Sappiamo tutti che nell’eventuale OT l’Olimpia avrebbe perso la gara, anche se, con la stagione rimaneggiata, sarebbe stato meno grave che a ranghi completi.
5 – ACRONIMO. Central’nyj Sportivnyj Klub Armii, la parola decisiva è Armii. Difficile mantenere la neutralità in casi del genere e infatti, come diceva Gramsci, anche la EuroLega ha deciso di prendere parte, escludendo le formazioni russe. Anzi: sospendendo. Lo Zenit è controllata da un colosso dell’energia petrol-chimica a sua volta controllato da un grande “elettore” di Putin. Per l’UNICS vedete sotto.
6 – RALLY. Anche la Russia è una Federazione, Kazan sta nel Tatarstan il cui presidente, Rustam Nurgalievich Minnikhanov (NB: pres dal 2010…) ha profondi legami con Medvedev (e quindi anche con Putin). E’ uno sportivone, il basket gli piace ma il suo top è il rally. Ha partecipato ad alcune tappe del Mondiale FIA, con risultati in assoluto modesti ma in realtà apprezzabili; star nelle repliche del Mondiale: come per il Tour de France (e immagino altri eventi), subito dopo quello vero si svolge quello degli amatori-quasi-professionisti, gente che al volante non vale i Campioni, ma vale cento di noi. E infatti ha vinto 4 volte la Desert Challenge degli Emirati Arabi, categoria Truck.
7 – ELTON JOHN. Non fosse arrivata la sospensione, ci avrebbe pensato la migrazione dei giocatori a escludere de facto le formazioni russe. Tra quelli che se ne sono andati anche Daniel Hackett, che, dopo accordi anche privati con il Presidente del CSKA Vatutin, ha ottenuto il via libera e un saluto commosso. Hackett ha travelled on a plane ma non heading to Spain, bensì verso BolognaVirtus, andando a rinforzare la V in vista della ripresa della Eurocup.
8 – BELGRADO. Sarà la capitale serba a ospitare le Final4. In Serbia non ci sono le restrizioni Covid presenti in Germania, e la Stark Arena (15000) verosimilmente sarà sold-out. Questa decisione illumina anche quali siano le frontiere attualmente più a cuore del riformato board della EL: Germania in primis, Partizan subito dopo. Ecco perché alla Virtus BO hanno pensato bene di provare a vincere la EuroCup: meglio non rimanere fregati dalla politica e guadagnare la EL sul campo.
9 – SLOUKAS. Game-winner vs EFES, prestazione mostruosa nella rimonta su Milano, tiro game-changing, sempre sulla sirena, alla fine del primo tempo in Baviera. Kostas Sloukas ha completato la terza in fila di un trittico sublime, in una stagione di consacrazione definitiva. Non sta facendo ricordare a nessuno che Spanoulis non gioca più e al momento non esiste un altro giocatore sulla Terra cui affidare il vostro ultimo tiro.
10 – LA CLASSIFICA. Sul sito della EL compare ancora la classifica CON, ma quella SENZA le Russe ha fatto qualche vittima: ci perdono, molto, Montecarlo e Fener. I Monegaschi da 14-14 vanno 10-13, restano 8’ ma vengono superati da BAY e MTA; i Turchi da 12-13 scendono a 9-13 e, pur rimanendo 10’, sono superati anche dalla Stella Rossa. Gli Israeliani sono i più beneficiati: da 12-13 a 11-10, dal 12’ al 7’ posto. Per i primi 4 posti, già Russian-free, cambia pochissimo: nulla riguardo le posizioni. Milano è quella che ci guadagna un pochino: ora è a 1 sconfitta dal Real (non più 2), a 2 dal Barca (non più 3).