Mal di trasferta a chi? L’Olimpia sbanca il Pireo, conquista la prima vittoria esterna delle Top 16, va 6-3 nel girone, prende due vittorie di vantaggio sui bicampioni d’Europa (senza Vassilis Spanoulis) e ha il 2-0 negli scontri diretti. Prova memorabile dell’EA7, che incassa il primo colpo da k.o. dell’Olympiacos nel primo quarto, ma non si scompone resta solida, esegue meglio nei momenti delicati, prende dieci punti di vantaggio, torna sotto ma soverchia problemi di falli giganteschi e quando conta trova una tripla di David Moss, un jump dalla media di Hackett, una tripla frontale spettacolare di Langford. Ma in tanti aiutano, Wallace all’inizio, un Gani Lawal spettacolare contro Dunston, Cerella all’inizio del secondo quarto. E alla fine è 88-86.
IL PRIMO TEMPO – L’Olympiacos parte con grande lucidità in attacco, prima appoggiandosi a Dunston poi trovando un Perperoglou da 13 punti nel primo quarto ma anche 10 falli subiti che valgono 14 viaggi in lunetta e 12 punti. L’Olimpia, che parte 0-10, resta aggrappata alla partita in qualche modo con gli 8 punti di CJ Wallace – ma anche tre falli – e una grande sfuriata di Keith Langford. Mette due triple, serve un assist a Lawal, ruba palla sulla rimessa a cinque secondi dalla fine e completa un gioco da tre punti. Per lui sono nove punti e il 29-23 Olympiacos, avanti anche di 15 sul 29-14, è sorprendente. All’inizio del secondo, Bruno Cerella completa un gioco da tre punti a rimbalzo d’attacco, poi ruba palla e sulla transizione Jerrells segna da tre la parità a quota 31. La gara resta in bilico per il resto del primo tempo, quando l’Olympiacos ritrova tre punti di vantaggio, Moss impatta da tre punti. Il primo sorpasso è di Kangur dall’angolo. Poco dopo Hackett dopo un libero e una tripla spinge l’Olimpia a tre punti di vantaggio. L’ultimo canestro è una tripla di Jerrells che firma il 50-47 dell’intervallo nonostante i 24 tiri liberi con 20 punti segnati dalla linea e nove di Printezis oltre ai 15 di Perperoglou.
IL SECONDO TEMPO – Un 5-0 Olympiacos ribalta il punteggio in avvio di ripresa, il problema falli si aggrava con il terzo sanzionato a Gentile e terzo e quarto (in attacco) ad Hackett. Poi c’è anche un tecnico alla panchina. Ma l’EA7 resta avanti con una tripla di Hackett, prima di uscire, e un libero di Samuels. Poi arriva anche il quarto fallo di Gentile e dopo un paio di possessi confusi, Sloukas segna dalla media e serve l’assist a Shermadini che vale il 61-58 Olympiacos e il time-out di Coach Banchi a 2’34″ dalla fine del terzo. La risposta è un parziale di 4-0 generato da una schiacciata a rimbalzo d’attacco di Melli e un canestro da fuori di Langford. Jerrells da tre firma il +4, 65-61, Shermadini mette due liberi e il terzo periodo si chiude sul 65-63 per l’Olimpia. Il quarto periodo comincia con una magia di Langford: Keith non completa il gioco da tre punti ma Gani Lawal strappa il rimbalzo e schiaccia, poco dopo segna Kangur con un palleggio, arresto e tiro dalla media che estende il vantaggio all’improvviso a più otto, sul 71-63 con 9 minuti da giocare e forza coach Bartzokas al time-out. Il vantaggio massimo è 10 punti dopo un 2/2 di Lawal dalla lunetta. L’Olympiacos rientra con un parziale di 6-0 a meno 4, Lawal segna ancora dalla linea e poi con un jump dalla lunetta per il 77-71. Ma l’Olympiacos tiene ancora con due liberi di Dunston che poi stoppa Hackett e sulla transizione Lojeski segna da tre il meno uno, con 3’10″ da giocare. Moss segna da tre, lo stesso fa Lojeski, Perperoglu sorpassa, Hackett risponde. A 59 secondi dalla fine, a Moss viene fischiato il quinto fallo lontano dalla palla ma Dunston questa volta fa 0/2. Langford spara da tre frontale per il +4. E dalla lunetta si preserva l’88-86 finale.