I movimenti scomposti di Javale McGee stavolta non riempiranno una clip di Shaqtin’ a Fool, o forse sì, ma la caduta di stanotte risulterà meno divertente del solito. Stavolta la mancanza di grazia di Javalone ha colpito un suo compagno, che con la grazia rifornisce centri commerciali. Steph Curry stanotte era tornato, mostrando anche una condizione più che dignitosa, dopo aver lavorato tanto per recuperare dall’infortunio alla caviglia. Dopo un salto, peraltro inutile, su Mike Muscala, l’enorme schiena di Javale finisce sulla gamba di Curry. Tifosi preoccupati ancora per la caviglia, ma a saltare stavolta è stato il ginocchio. Da valutare ancora con esami strumenali, ma le previsioni non sono fantastiche. Steve Kerr, che davanti alle telecamere nasconde sempre ciò che gli brucia dietro un velo di classe, ha liquidato la questione con una battuta: “Speriamo di averne almeno 5 sani per i playoff”.
Gli sventurati Warriors trovano comunque la W contro Atlanta, che nella corsa alla first pick aveva già piazzato la L in rosso sulla tappa in California. Rimanendo da quelle parti, sempre più lontani dai playoff i Clipper, che con la sconfitta di Indiana ora sono a 2 gare e mezzo di distanza dall’ottavo posto dei Jazz. La lotta per la postseason del West è ancora da vincere per molte squadre, anche se qualcuno sembra ogni minuto più vicino al traguardo. Gli Spurs per esempio, che pur essendo ai minimi della Pop-storia, non possono permettersi di mancare l’accesso alla post-season. In questo senso allungano la distanza dai Jazz al termine di una sanguinosa gara decisa dall’overtime. Ai texani serve il career-high di Aldridge (45) con tanto di rim-off e colpo di grazia nell’overtime che vale la sesta W in fila. Un po’ più in alto sconfitti i Blazers e vincenti i Thunder. Non c’è stato Dame Time al TD Garden, dove Morris e il recuperato Horford hanno trascinato i Celtics. A OKC invece l’atteggiamento alla ‘brutti, sporchi e cattivi’ sta crescendo. Difficile da comprendere da una squadra con 3 superstar che costa una Bentley all’ora, ma loro sembrano crederci. Contro Miami è Russ a strappare la W, aiutato dal fido Adams e meno da Melo e George, che in combinata fanno 5/24 al tiro.
Spostandosi verso l’East, dove i giochi sono decisamente più fatti, vincono Bucks e Raptors, mentre sconfitti i Knicks dai lupacchiotti, che senza aver perso Butler sarebbero già tra le squadre tranquille.