Millenovecentottantatre, un’annata che sarà ricordata a lungo. L’anno dell’emigrazione di Julio Velasco, giunto in Italia direttamente dall’Argentina, pescato da “sconosciuto” dall’attuale DG Lube Civitanova campione d’Italia in carica Beppe Cormio, ex Direttore Generale dell’Aurora Basket Jesi. Del primo anno italiano di Julio Velasco si conosce in realtà ben poco, in particolar modo si parla spesso dell’intuizione avuta da un allora giovanissimo Beppe Cormio che fece bene anche nel basket nel 2000 da Direttore Generale della gloriosa Sicc Bpa Jesi, venendo anche inserito in varie commissioni della Lega Basket. Ebbene sì,15 ottobre 1983. Catania la prima città, la prima trasferta del Re Mida del volley, proprio al fianco di Cormio. Il giorno del debutto italiano a Catania del tecnico argentino Julio Velasco (nella foto ai Giardini di Catania insieme al suo scopritore Beppe Cormio) nel nuovo libro del giornalista marchigiano Daniele Bartocci, dal titolo “Happy Hour da fuoriclasse al BarTocci”. 212 pagine di appunti, racconti, commenti e saggi sportivi utili anche per affrontare le dinamiche giornalistiche nell’era digitale e i trend comunicativi e motivazionali di un grande leader che iniziò la sua carriera italiana a Jesi (Ancona) nel 1983. “Sono venuto qui per fare grandi cose – affermò Julio Velasco nelle prime interviste rilasciate nel 1983 che ancora oggi Bartocci custodisce gelosamente – Per questo motivo sto svolgendo una preparazione fisica molto impegnativa e credo che per il debutto in campionato del 15 ottobre a Catania saremo in perfetta forma.
L’attesa e la trepidazione crescevano giorno dopo giorno: era sempre più vicino l’esordio da matricola della squadra jesina di Julio Velasco nel campionato di serie A2, in programma il 15 ottobre 1983 a Catania contro una squadra scudettata. I siciliani infatti si fregiarono del titolo di campione d’Italia al termine del campionato 1977-78. Il soggiorno di Julio Velasco e i suoi jesini avvenne in uno degli hotel centrali di Catania, nel cuore della città a ridosso di Via Etnea, dove Cormio e Velasco uscirono la sera fino a tarda notte per una passeggiata “esplorativa”. L’ex DG Aurora Basket Beppe Cormio nel corso degli anni è riuscito a fare registrare splendidi risultati nel volley (tra questi il titolo di campione del mondo con Civitanova) diventando oggi uno dei manager sportivi più vincenti con ben 31 trofei e riceverà a giugno il Premio Vallesina per la gloriosa carriera.
Ma non solo. Analisi sui nuovi trend della comunicazione sportiva ed evoluzione dei format dello sport business saranno alcuni dei temi trattati all’interno del libro che avrà un focus particolare su segreti, motivazione e performance di un grande manager, Prof. Julio Velasco, nel suo primo anno italiano a Jesi, nelle Marche. Un anno scattato con la vittoria (3-0) alla prima in campionato a Catania (15 ottobre 1983) al cospetto di una squadra scudettata. Il pluripremiato saggio di Daniele Bartocci presente all’interno del volume è dedicato proprio al tecnico argentino che ha iniziato la sua straordinaria carriera, legata indissolubilmente ai successi della Nazionale azzurra, nella regione Marche all’inizio degli anni Ottanta (Tre Valli Volley Jesi, 1983). Dalla sua abitazione a Pianello Vallesina al temporaneo primato nella classifica di serie A2, passando per la prima trasferta italiana a Catania con il suo inseparabile Beppe Cormio e una delle sue prime vacanze italiane ad Ortisei.
Bartocci ha tracciato un profilo umano legato agli esordi di Julio Velasco nel professionismo, avvalendosi di reperti storici e documenti ingialliti del tempo mai svelati. Pagine nelle quali si intrecciano aneddoti di vita e di sport all’arrivo in Italia di Velasco, pescato in Argentina dall’ex DG Aurora Basket, oltre alle particolari abilità, capacità gestionali e metodologie di lavoro del tecnico argentino, diventato poi profeta della nazionale italiana con la quale ha vinto tutto, considerati i 2 campionati del mondo, 3 ori europei e 5 world league, mancando la vittoria alle olimpiadi (dove è stato argento ad Atlanta 1996). Velasco ebbe esperienza da manager anche nel calcio, nell’Inter di Moratti e nella Lazio di Cragnotti. “Un esperimento più ‘goliardico’ che letterario per questo 2021 – fa sapere Daniele Bartocci – Ho felici ricordi del 2020, avendo ottenuto riconoscimenti nazionali quali il Myllennium Award in collaborazione col Coni, il Premio Giovanni Arpino Inedito di Torino, il premio Cesarini come migliore giornalista giovane e il premio blogger sportivo 2020. La tentazione di scrivere questo libro era forse troppo forte, ho così deciso di immergermi in questa nuova avventura letteraria. Grazie anche alle testimonianze raccolte negli anni da ex colleghi come Cormio, jesini e amici su un grande campione come Julio Velasco il cui debutto siciliano nel 1983, soggiornando tra l’altro in un famoso hotel centrale di Catania, andò molto bene”. Il libro autoprodotto del giornalista di Jesi Bartocci Daniele potrà essere ordinato online e anche nelle la Feltrinelli presenti sul territorio italiano.