Ex presidente di lega basket Anni Novanta, prima presidente della Virtus Roma ai tempi in cui l’imprenditore d’arte (Telemarket) Giorgio Corbelli era il patron e Gino Natali il general manager, e più recentemente vicino a Claudio Toti come vicepresidente per le relazioni istituzionali, Sergio D’Antoni torna nella sua Sicilia a 68 anni come presidente del CONI regionale. E’ stato eletto come unico candidato, con il gradimento di Giovanni Malagò che ha avuto a sua volta in passato un posto nei vertici societari della Virtus di Roma e rimane un tifoso giallorosso.
Nativo di Caltanissetta, D’Antoni che aveva in mente una Legabasket ben diversa da quella di oggi che ha perso strada facendo importanti imprenditori (Stefanel, Cazzola, Seragnoli, Benetton, Scavolini) è stato anche il leader della Cisl, deputato e sottosegretario nel Governo di Prodi ma in seguito è passato con Berlusconi.
Nel suo bel discorso D’Antoni ha fatto capire che lo sport non sarà in balia delle dinamiche locali ma avrà un ruolo di protagonista nello sviluppo, con vare ramificazioni. “Dobbiamo riqualificare gli impianti, in particolare quelli scolastici e la via potrebbe essere l’uso delle cospicue risorse europee inutilizzate. Lo sport è un motore di sviluppo anche economico, oltre che un volano dei valori di cui è portatore, socialità, merito, competizione”.
Non è detto che grazie alla sua passione per il basket non riesca a creare anche un polo palermitano, magari una costola del Palermo calcio perché la Sicilia che ha sfiorato la promozione in A con Capo d’Orlando ha altre realtà territoriali interessanti (Agrigento, Trapani, Ragusa, Catania) e una squadra di vertice sarebbe importante per il rilancio della Serie A.
All’interno del CONI, intanto, si parla di una presidenza di Eugenio Giani, per il Messaggero è il candidato alla presidenza del Credito Sportivo, istituto gestito attualmente da un commissario e che finanzia a tutto tondo progetti di sport, non solo realizzazioni di impianti, ma anche opere di migliorie e manutenzione. Eugenio Giani è un vero sportman, poteva ambire a diventare sindaco di Firenze per la fiducia che riscuote nella sua città ma Renzi gli ha chiesto di prestare la sua opera nello sport, affidandogli la delega ai rapporti col CONI. E’ anche il delegato provinciale di Firenze, ha molti interesse ed è esperto di storia rinascimentale.