Miglior Sceneggiatura Originale
All Star Game. Alla gara delle stelle giocata in quel di Ancona va l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Si, perché gli effetti speciali, proprio non si sono visti. Nel giorno in cui il Presidente Petrucci annuncia la volontà di creare una tv tematica dedicata alla pallacanestro italica, il principale evento stagionale stenta a rendersi ‘visibile’ alla popolazione cestistica. ‘Le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile’ il messaggio che appare in tv. Qualcuno, dopo lo show, avrebbe preferito non fossero più riprese. Si, perché se fanno indossare una maglia con il nome sbagliato a ‘Mr. Deiner’, che in fondo sarebbe uno dei giocatori più rappresentativi della Lega, se la selezione dei giocatori stranieri non riesce a scollinare quota 60, e di schiacciate e assist spettacolari neanche l’ombra, si capisce come qualcuno abbia iniziato a rimpiangere pop corn e film della multisala cittadina o l’immancabile passeggiata domenicale. Ci ha provato il casertano Chris Roberts a ravvivare la gara con uno slam-dunk contest apprezzabile ma, sul finire, si fa divorare dall’ansia di strafare e cede il passo a Polonara che schiaccia con la canotta sulla testa, fingendo di non vedere, proprio come gli spettatori seduti in poltrona davanti alla tv. Il Family Shootout, esibizione rivedibile a dir poco, passa alla storia solo per la partecipazione di Nando Gentile che trionfa in coppia con il figlio Stefano ed illumina la scena scherzando con tutti e mettendo il mostra le sue immutate doti balistiche. Se il ‘movimento’ basket deve affidarsi ad una vecchia gloria per riscaldare gli animi, c’è qualcosa che non va. Dalle ‘stelle’ alle ‘stalle’.
Miglior Film
Grissin Bon Reggio Emilia. La statuetta per il miglior film del mese di aprile prende la direzione dell’Emilia Romagna. Reggio trionfa in Eurochallenge e mette in bacheca il primo trofeo della storia del club. Tutti gli investimenti fatti dalla società, ultimo l’arrivo dell’enfant prodige del basket azzurro Amedeo Della Valle, sono stati ripagati. Il popolo biancorosso ha invaso il Pala Dozza di Bologna ed ha trascinato gli uomini di coach Menetti. Cinciarini, White, Kaukenas e compagni hanno annientato i rivali del BC Triumph Lyubertsy Moscow Region sin dalle prime battute. Rakovic ed Higgins hanno provato a rendere dura la vita a Reggio ma non c’è stato nulla da fare. La Grissin Bon vince 65-79 e capitan Antonutti può alzare al cielo il trofeo continentale. Questo, sembra essere solo l’inizio. Il futuro è dalla parte del club del patron Stefano Landi che è entrato con forza nel palcoscenico cestistico e vuole far sognare i tifosi reggiani. Dopo il trionfo europeo, Reggio spera di costruire qualcosa di buono anche in Italia e spezzare in due il campionato. Così tenero che si taglia con un grissino.