NBA DRAFT – ECCO L’ELENCO DEI 60 SCELTI

Lunghissima la notte del Draft 2019, anche per i canoni che l’evento aveva raggiunto ultimamente.

Nessuna grande sorpresa nei primi 35-40 nomi scelti, dalla metà del secondo giro di chiamate in poi sono arrivate scelte abbastanza inaspettate. La principale quella del brasiliano Marcos Louza da Silva da parte dei Pelicans. Anche Quinnday Wheaterspoon, guardia da Mississipi State scelta da San Antonio, è scelta arrivata fuori da qualunque radar (il mio compreso). Hanno colto abbastanza di sorpresa anche le ultime 2 chiamate: Dewan Hernandez è finito ai Raptors campioni e nemmeno lui sa come, mentre meno strana ma sempre inaspettata la chiamata del Serbo Marinkovic da parte dei Kings serbo-guidati di Divac e Stojakovic. Parlando di neo-Campioni: 6 Canadians scelti in questo Draft, equamente divisi tra primo e secondo giro, con la perla RJ Barrett al Numero 3.

Chi sono i grandi sconfitti del Draft? A livello di singoli viene subito in mente Tacko Fall, il 2.26 che non è stato chiamato da nessuno, ed anche ad altri due centri non è andata benissimo: Bol Bol, il figlio di Manute, ed il carioca Bruno Fernando sono precipitati da sicuri first-rounders a numero 44 e 34 rispettivamente; a livello di squadre potrei dire tutti quelli che, dopo il numero 7, NON hanno chiamato Goga Bitadze, il lungo georgiano che, vedrete, sarà una specie di Doncic dei big-men: è finito al 18 chiamato dai Pacers. Anche il Draft dei Celtics è parso assai debole, tanto che l’ultimo chiamato, il nanerottolo da LSU Tremont Waters, potrebbe essere il miglior indotto. E’ una pg chiaramente frenata dal fisico (piccolo e mingherlino) ma ha visioni iperuranie. Approfondiremo con calma, dopo i dovuti esami, le conseguenze del Draft 2019.