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Urania Milano

Raivio 8 (MVP): Ecco finalmente una versione del Nik Raivio ammirato l’anno scorso in maglia Urania e, prima ancora, a Legnano.

Contro Mantova il numero 30 di Urania veste i panni dell’extraterrestre per davvero mettendo a referto una prestazione dominante e togliendo spesso le castagne dal fuoco quando conta. Presente anche nel decisivo allungo finale, termina con 26 punti, 10 rimbalzi, 10/15 dal campo, 3 assist e un eccellente 38 di valutazione.

Montano 5: I 5 assist sono la conseguenza di una serata no (1/7 al tiro) in cui, dopo aver cercato di mettersi disperatamente in ritmo, ha optato per votarsi con sacrificio alla causa collettiva. Da lui però ci si può e ci si deve aspettare di più: con un’altra prestazione (forse) il compito di Urania sarebbe stato più agevole. Chiude con -6 di plus/minus, unico dato negativo tra i Wildcats.

Bossi 6: Un pelo meglio del collega sopracitato in termini realizzativi, in realtà fatica a lungo anche lui a dare un senso alla propria gara. Nonostante talvolta si perda in banalità poco incoraggianti, alla fine riesce ad avere un impatto favorevole contribuendo col lavoro sporco al successo a Milano come testimonia il +13 di plus/minus.

Langston 7: Utilizzato con parsimonia e gestito con accuratezza dalla panchina milanese per evitare problemi di falli, non si fa innervosire dalla scelta di Mantova di spedirlo in lunetta piuttosto che concedergli due punti facili. A cronometro fermo però realizza un ottimo (e inaspettato) 7/8 che non premia la soluzione adottata dagli Stings. Sempre attivo e vivace, paga all’inizio la bassa intensità di Urania ma nella ripresa è fra quelli che suonano la carica.

Benevelli 6,5: Oltre ai 9 punti (frutto anche di un pregevole 3+1), impressiona positivamente per il suo impatto nella metà campo difensiva dove (più nella ripresa che nel primo tempo) produce recuperi, stoppa e mette più volte lo zampino nelle palle perse e negli errori della Staff.

Raspino 6: Dopo un primo tempo in cui stenta a incidere, nei secondi due quarti sale di livello e, impegnandosi su più fronti (difesa, rimbalzo e tanto playmaking), dà un notevole contributo alla vittoria di Urania.

Piunti 6,5: Apporto considerevole nel primo tempo dove, assieme a Raivio, tiene alto il motore dell’attacco milanese facendo anche la parte di alcuni suoi compagni fino a quel momento sottotono. Anche lui gestito con attenzione per scongiurare problematiche legate ai falli, mette energia e grinta battagliando in entrambe le metà campo.

Pesenato SV

Staff Mantova

Bonacini 5,5: È il secondo giocatore più impiegato da Di Carlo ma dà l’impressione di essere poco coinvolto e di girare al largo dalla partita. Segna 8 punti ma il suo tardivo risveglio non porta i frutti sperati.

James 7: Primo tempo da 9 in cui gioca su una nuvola e non c’è niente e nessuno che lo possa fermare (21 punti, 3 rimbalzi e altrettanti assist). Abulico e assente in una ripresa da 5 (4 punti con 2/8 dal campo e 5 perse). Media aritmetica: 7.

Weaver 6,5: Il più costante e il più attento fra i giocatori mantovani nella distribuzione di forze e apporto (14 punti e 6 rimbalzi alla fine). Le sue triple in serie nell’ultimo quarto, dopo un primo tempo in cui il suo peso sotto i tabelloni si fa sentire, ad un certo punto paiono il presagio della rimonta Stings che però non si concretizza.

Ferrara 6: Con energia e voglia di sbattersi per la causa lo spingono prova ad entrare nei pantaloncini a più di un giocatore di Urania. Chiude con 11 punti e un solo errore dal campo.

Cortese 5: Ok i 7 rimbalzi ma, tolti questi, in oltre 22 minuti non lascia alcun segno sulla partita.

Ghersetti 6: La sua duttilità e varietà di soluzioni pagano a tratti dividendi importanti. Nella ripresa però fatica come tutta Mantova.

Maspero 5: Vale lo stesso discorso fatto per Cortese. La sua vivacità porta a poco.

Infante SV: Sette minuti in campo, -10 di plus/minus, non infieriamo.

 

Di seguito il link alla cronaca della gara.