Mandate in archivio senza successo le due trasferte consecutive a Capo d’Orlando e Biella,
Legnano ritrova (dopo più di due settimane) il pubblico amico del PalaBorsani che domenica avrà modo di riabbracciare i propri beniamini per il match che alle ore 17 li vedrà opposti alla Leonis Roma, una formazione che senza ombra di dubbio sta attraversando un serio momento di crisi.
Reduce infatti da sette sconfitte che hanno portato tre giornate orsono all’esonero di coach Franco Corbani, l’Eurobasket pur affidando la guida tecnica a Luciano Nunzi non è riuscita a invertire quel trend che in poche settimane ne ha ridimensionato ambizioni e classifica. Costruita per puntare alle posizioni nobili della graduatoria, attualmente la compagine laziale staziona al tredicesimo posto con sedici punti, otto in più di una Legnano che paradossalmente però, rispetto a chi le verrà a far visita, può guardare allo scontro di Castellanza con più fiducia, frutto quest’ultima di tre gare disputate senza timori reverenziali perse solo negli ultimi minuti di gioco.
È questo il caso anche della gara (finita 78-74) giocata domenica scorsa contro la Edilnol Biella all’Hype Forum, dove nonostante l’uscita di Charles Thomas per l’accoppiata tecnico-antisportivo l’Axpo ha condotto a lungo le danze prima di giocarsi la vittoria in un finale punto a punto quando gli episodi e la maggior freddezza hanno consentito ai piemontesi di uscire vincitori da un confronto più che equilibrato.
Se alla performance di sette giorni fa sommiamo anche l’ultima in casa contro Agrigento, è indubitabile che i Knights debbano cercare di fare un ultimo step a livello di cinismo e gestione dei finali non solo per arrivare a giocarsi qualsiasi incontro ma soprattutto per uscire poi vincitrice da quei tirati rush conclusivi in cui spesso sono coinvolti.
L’avversario di domenica, per il momento che sta vivendo, è un ottimo banco di prova sotto questo punto di vista per testare la durezza e la resistenza mentale sui 40 minuti dei biancorossi, i quali si troveranno di fronte dei rivali (sulla carta) molto simili per caratteristiche tecniche. Entrambe le formazioni infatti tendono a sviluppare maggiormente il proprio gioco a livello perimetrale (sono tra le prime sei sia per triple realizzate che per quelle tentate di media a gara) piuttosto che dentro l’area (tra le peggiori cinque nella percentuale e nelle realizzazioni da due punti), tendendo ad affidarsi più alle soluzioni e al talento dei singoli che alla circolazione di palla (ultima e quart’ultima per assist di media).
Detto delle abitudini simili degli attacchi (tra i peggiori cinque per produzione punti), anche i comportamenti delle due difese non di discostano più di tanto visto che sia i romani che i legnanesi, in maniera praticamente speculare, concedono tanto dal perimetro (tutte e due lasciano tirare gli avversari sopra il 34% dalla distanza) quanto vicino a canestro (più di 20 canestri di media subiti da due punti), faticando nel controllo dei rimbalzi (penultima e quart’ultima per numero totale di palloni catturati sotto i ferri di media) e producendo lo stesso quantitativo di recuperi (intorno ai 5,5 a gara). Roma poi, dal canto suo, non ha il neo delle palle perse che invece da inizio anno affligge l’Axpo (15 di media a gara), la quale tuttavia a differenza della Leonis è tra le formazioni che concede meno tiri liberi di tutti (16,6 contro i 21,1 dei laziali), un fondamentale da cui comunque entrambe fanno fatica a trarre benefici (74% e 75% le percentuali di conversione delle due squadre a cronometro fermo).
Sotto questo aspetto l’Eurobasket ha ben cinque elementi che tirano sotto il 70% e fra questi vi sono anche i nuovi innesti arrivati dal mercato invernale, Andre Jones e Franko Bushati. I due vengono da esperienze abbastanza recenti nella massima serie rispettivamente a Torino e Brescia e nelle prime 3-4 gare in maglia Leonis hanno portato energia e, nel caso dell’americano giunto nel Lazio al posto di Nick Zeisloft emigrato nel frattempo in Spagna, punti (17 di media), precisione dall’arco (47%) e difesa. A dargli man forte contro i Knights occorreranno certamente Damian Hollis (altro USA in squadra, quinto del girone per percentuale da tre e terzo per quella ai liberi), Abdel Fall (miglior rimbalzista della squadra con 7,3 di media), Alessandro Amici (talento ex Fortitudo Bologna da quasi 15 punti di media a gara) e, a completare il nuovo starting five di coach Nunzi, l’enfant du pays Eugenio Fanti. Fuori causa per infortunio Alessandro Piazza, dalla panchina sarà lecito aspettarsi più di qualcosa da Luca Infante, esperto lungo classe 1982, e Federico Loschi (l’anno scorso vincitore dell’A2 con Trieste), mentre di recente ha lasciato i lidi romani Mohamed Toure, passato alla Fiorentina Basket in Serie B.
All’andata il confronto tra i due team si concluse con una larga vittoria per Roma che tirò decisamente sopra media (44% da tre e 60% da due) e scappò via a cavallo degli ultimi due quarti grazie ad un parziale ispirato da Hollis. Domenica le squadre si affronteranno con nuovi interpreti da entrambe le parti ma con motivazioni e obiettivi simili: trovare in qualsiasi modo una vittoria che permetterebbe, a chi la centrasse, di riprendere quota e avere una nuova e importante iniezione di fiducia per le ultime otto giornate di stagione regolare.