Cesare Pancotto e Marco Atripaldi sono intervenuti, tra gli altri, alla trasmissione “Cestisticamente parlando”, il magazine di Radio Primarete Caserta, in onda ogni martedì dalle 19,35 alle 20,55 ed in replica il giovedì alle 0.05 (sui 95.00 Mhz in F.M. oppure in streaming su www.radioprimarete.it), condotta in studio da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto ed Eugenio Simioli con regia di Imma Tedesco.
Pancotto, mr. Salvezza? Solo 4 volte in carriera sono subentrato a campionato in corso. In 26 anni di professione mi è sempre piaciuto costruire le squadre in estate, ma sono comunque riuscito a lottare per raggiungere l’obiettivo assegnatomi a torneo iniziato.
I suoi valori, le motivazioni che da alle sue squadre? Nella globalizzazione del basket moderno bisogna cercare la “bandiera”, ma soprattutto l'”uomo” ed io cerco sempre di andare dritto al cuore dell’uomo prima che alle qualità del giocatore, anche prima del suo arrivo nel team. Un gruppo è qualcosa di dinamico, vive di vittorie e di sconfitte. Non mi piace cercare il colpevole per una sconfitta, per cui spingo, sempre, i giocatori a migliorarsi.
Recordman di panchine come head coach in attività, frutto di una grande leadership? L’autorevolezza si conquista ogni giorno conoscendo il giocatore nella sua indole. Se si riesce ad entrare in empatia, con il dialogo, si rende più forte l’intera squadra.
La società l’ha tutelata? Se una società è forte, rende più forte anche il suo allenatore. Io ho la fortuna che a Cremona c’è gente seria che ha voglia di programmare.
Campionato livellato verso l’alto o verso il basso? Inizialmente, considerata la continua “fuga” verso NBA ed Eurolega, era livellato verso il basso, ma alcune squadre sono riuscite a ricollocare il nostro campionato nel giusto rango.
Domenica c’é Caserta alla quale avete già dato il dispiacere di rimanere fuori dalle Final 8. Quando si gioca, si gioca ovvviamente per vincere e noi terremo ben presente questo obiettivo. Sapremo però riconoscere se l’avversario sarà migliore; state sicuri che lotteremo fino all’ultimo secondo della stagione. Devo fare i complimenti alla JuveCaserta, a Molin e Atripaldi per l’ottimo lavoro che hanno svolto. Caserta e Pistoia sono le squadre che hanno saputo sviluppare meglio le capacità dei propri giocatori e non è certo un caso che ora stanno lottando per i playoff.
Atripaldi sul momento della Juve ha detto: Dopo Sassari dobbiamo resettare tutto. Domenica sera ci siamo goduti una grande vittoria (che seguiva un’altra grande prestazione contro Siena), ma con misura: sappiamo che c’è ancora tutta la storia da scrivere, considerato che anche una vittoria domenica prossima potrebbe non bastare. Per cui domenica sera tutti al Palazzo perché “i ragazzi han bisogni di voi”!
A proposito del PalaMaggiò, quanto conta e che prospettive ci sono? Chi è lontano da Caserta, quando entra nel tunnel che porta al campo, vive un’emozione particolare: lì c’è la storia! Quando si scalda diventa un fattore che gasa anche la squadra, come ha detto Crespi dopo il match del turno precedente. Dall’altro lato, però, ci sarebbe la necessità – data dalla vetustà dell’impianto – di intervenire, ma come è noto la situazione della proprietà è piuttosto complicata. La nostra idea sarebbe quella di creare tre settori, allargando le curve e creando vere tribune centrali con una nuova politica dei prezzi degli abbonamenti, staremo a vedere. Stiamo già programmando da tempo la prossima stagione.
Perché hai scelto Lele Molin? Parliamo di un coach di alto livello che ha sempre lavorato sui giocatori ed è questa anche la mia filosofia: parti da 10 e devi arrivare a 100. Avevo bisogno di un coach che lavorasse per la crescita della società tramite la crescita dei giocatori e non si tirasse indietro di fronte alle inevitabili difficoltà logistico-ambientali (es. allenamenti a 7° d’inverno ecc…). Caserta non era una piazza molto ambita prima del nuovo corso societario. A lui ho detto: “te la senti? E’ una grandissima opportunità per noi”. Il giudizio, a stagione ancora in corso, è certamente positivo: abbiamo 4 punti in più dello scorso anno; lottiamo per i playoff; abbiamo mandato due giocatori in Nazionale, oltre ad altri due nelle giovanili e due stranieri nell’All Star Game ed abbiamo vinto il premio italiani, per cui la scelta dell’allenatore è stata certamente giusta!
Rinnovo in vista per Ron Moore? Ron è stato immenso a Sassari braccato da Grreen e Diener, ha dato 8 assist con 7 rimbalzi . Si, effettivamente stiamo trattando il suo rinnovo.
Redazione Cestisticamente parlando