La Fortitudo per riprendere un must dal modo della musica “suona la nona”. Nove le vittorie filate in questo avvio della stagione che lanciano la compagine di Antimo Martino sempre piu’ in vetta alla classifica del girone con 4 punti sulla sola Treviso ( peraltr battuta al Palaverde), corsara sul parquet di Montegranaro che tra le mura amiche perde due sanguinose battaglie che saranno sicuramente importanti nel prosieguo.
Bene quindi per la Fortitudo che continua la sua marcia per ora trionfale, anche se il condottiero della prima della classe si presenta soddisfatto solo a metà nel dopopartita: “Soddisfatto per la vittoria, un po’ meno per la prestazione molto discontinua. Al di là del merito di Ravenna, abbiamo avuto la colpa dopo un inizio fatto molto bene di abbassare i ritmi adeguandoci a quelli della partita, invece di mantenere alta l’attenzione e i ritmi, facendo poco quello che avevamo preparato. Fortunatamente alla fine abbiamo interpretato bene la partita chiudendo in difesa e recuperando un po’ di fluidità in attacco.
Ravenna esce comunque dal Paladozza sconfitta ma assolutamente viva anche se un telegrafico Mazzon non appare per nulla positivo “Abbiamo risposto alla fisicità all’atletismo e ai contatti per oltre 30 minuti. Negli ultimi minuti a di là di alcune disattenzioni sono mancati i punti, non abbiamo proprio fatto canestro, anche rispetto a tiri che sono assolutamente nelle corde dei miei giocatori. Sono comunque gare dove al di là del risultato abbiamo molto da imparare.”
LA CRONACA: L’approccio della Fortitudo è assolutamente positivo, quello di Ravenna morbido morbido. Senza neppure accorgersene i padroni di casa volano in 5 minuti sul 12-4 con buone esecuzioni in attacco e una discreta attenzione difensiva dove peraltro Ravenna ci mette tanto di suo per rendere semplice evitare di prendere canestro. Mazzon è costretto sul 12-4 a chiamare time out apportando qualche correttivo. Il migliore dei romagnoli che esce dalla panchina è l’ex Matteo Montano che con un primo periodo veramente di grande livello riporta i suoi a stretto contatto. Martino trova dalla panchina alcune buone risposte soprattutto con Benevelli che infila tre triple tra la fine del primo e l’inizio del secondo periodo che mantengono la effe con il naso avanti. Ravenna comunque resta sempre nella partita, rispondendo colpo su colpo senza mai disunirsi e continuando a giocare la propria pallacanestro dettando di fatto i ritmi della partita. La Fortitudo dal canto suo appare un po’ troppo svagata giocando a strappi anche senza mai lasciare il comando ( in fondo Ravenna arriva fino a -1 sul 32-31 senza mai operare il sorpasso). Anzi è proprio nei momenti in cui gli ospiti si avvicinano che la Fortitudo con mini parziali ( 9-1 in chiusura di secondo quarto) mantiene sotto il profilo del punteggio il comando delle operazioni ( 48-40 all’intervallo lungo).
Un gioco al gatto con il topo che alla fine può risultare fatale. Ravenna si ripresenta sul parquet con la voglia di giocarsela fino in fondo e, complice un terzo periodo di perdurante abulia dei padroni di casa riesce per due volte ad impattare (50-50 e 55-55) con un ottimo Cardillo. La Fortitudo anche in questo caso tiene botta e mantiene con una bella tripla di un sempre positivo Leunen il vantaggio alla terza sirena ( 59-56).
Il terribile ex Matteo Montano ( maiuscola davvero la sua prova) fabbrica un 6-0 in apertura di ultimo periodo che mette Ravenna avanti (61-62) e chiama la Fortitudo a rispondere, da prima della classe quale è allo spavento romagnolo. Si alzano i toni della partita, la difesa dei padroni di casa diventa asfissiane e il buon Guido Rosselli sulle tracce di Montano non permette all’ex di trovare piu’ il fondo della retina; in attacco è Fantinelli ( anche la sua prova di grande livello, come sempre peraltro) a trascinare i suoi per un devastante 14-2 che di fatto chiude la gara ( 77-67 al 38’) e in tempo per la standing ovation che, giustamente, gli tributa il gremito Paladozza.
Obbligatorio non fermarsi per 1) allungare la striscia vincente e 2) scavare un solco ancora piu’ ampio per le avversarie ( le piu’ vicine già battute peraltro a domicilio). Una Fortitudo che, come predica il suo coach non deve pensare che la stagione sarà semplice ma che, partita dopo partita, può sperare che la agoniata promozione non diventi come nelle ultime stagioni solo un miraggio.
FORTITUDO BOLOGNA – ORASI’ RAVENNA 79-67 (23-21) (48-40) ( 59-56)
Fortitudo Bologna: Sgorbati, Cinciarini 8 (3/4, 0/5), Mancinelli 2 (1/5), Franco n.e. , Benevelli 12 ( 0/2, 4/5), Leunen 11 ( 3/3, 1/1), Prunotto n.e., Venuto 3 (1/2 da 3), Rosselli 11 ( 2/5, 1/5), Fantinelli 17 ( 5/7, 0/1), Pini 6 (2/5), Hasbrouck 9 ( 2/3, 1/5). All. Martino
Orasì Ravenna: Tartamella n.e., Hairston 6 (3/8), Smith 12 ( 4/13, 0/5), Montano 23 (4/5, 3/8), Jurkatamm, Cardillo 10 (3/5, 1/6), Baldassi, Masciadri 5 ( 1/1, 1/5), Rubbini, Seck, Gandini (0/1), Laganà 11 (2/7, 2/4). All. Mazzon.
Arbitri: Bendeuce, Maffei, Wassermann.
Statistiche di squadra: Tiri 2 punti , Bo 18/34, Ra 17/40, Tiri da 3 punti: Bo 8/24, Ra 7/28, Liberi: Bo 19/26, Ra 12/15. Rimbalzi: Bo 40 (31+9, Leunen 11), Ra 38 (24+14, Masciadri 9). Assist: Bo 16 ( Fantinelli 6), Ra : 13 ( Laganà 4). Valutazione: 95-54 ( Fantinelli 27).
Spettatori: 5.570, Sold out.