Se le vittorie di Biella e Latina erano state i primi due indizi, il successo interno con Casale Monferrato è il terzo tassello che fa la prova. La Virtus Roma risponde presente, supera i piemontesi nel big match d’alta quota e prosegue la propria marcia in vetta alla classifica del girone Ovest di serie A2, in coabitazione con la sola Agrigento vista la contemporanea sconfitta interna con Bergamo, all’overtime, di Capo d’Orlando, prossima avversaria dei romani.

La Junior si è arresa 74 – 66 al PalaEur dopo aver accarezzato il sogno del colpaccio per almeno tre quarti di gara. La formazione di coach Ferrari si è inceppata sul più bello, proprio quando poteva spiccare il volo dopo aver toccato anche le 10 lunghezze di vantaggio ad inizio del terzo periodo. In quel momento è stata brava Roma a non sbandare, tornando a giocare senza frenesia, sfruttando con Landi e Chessa il lato debole in attacco, ma soprattutto difendendo con ferocia.


Non è stata una partita bellissima, almeno nei primi 10 minuti, caratterizzati da percentuali basse e dalle giocate di un Musso indiavolato (chiuderà con 20 punti, 5 recuperi e 2 assist), capace di dare i primi strappi alla contesa. Nel secondo quarto coach Bucchi, privo di Saccaggi ma con un Landi in più rispetto alle ultime due uscite, si giocava anche la carta Moore, reduce da una fastidiosa distorsione alla caviglia, ma era Sims il jolly in grado di spostare gli equilibri; l’ex pivot di Cremona metteva a segno 12 degli ultimi 15 punti realizzati dalla Virtus prima dell’intervallo lungo, piazzando nel mentre anche tre stoppate che esaltavano il pubblico di casa. Il centro capitolino apriva le marcature giallorosse anche al rientro dagli spogliatoi, ma Tinsley, Martinoni e il solito Musso finalizzavano la perfetta manovra d’attacco dei rossoblu, scavando un solco che toccava per la prima volta la doppia cifra.

In un ipotetico match di boxe fra i giganti sotto canestro, complice anche un pizzico di stanchezza di Sims, poi di nuovo protagonista nei minuti finali, questa ripresa era favorevole a Pinkins (16 + 13 rimbalzi), che dominava la scena nonostante qualche forzatura di troppo dall’arco; portava la sua firma il gioco da 3 punti che sembrava orientare definitivamente la contesa al minuto numero 28 (47 – 56).

Bucchi ricorreva alla difesa a zona, Baldasso gestiva da leader la sua squadra mentre Sandri alzava l’intensità in difesa, andando poi ad inchiodare la schiacciata mancina per la nuova parità (57 – 57) nei primi minuti dell’ultimo periodo. La Virtus era ormai un fiume in piena, la tripla di un solido Chessa chiudeva il break di 9 – 0 (17 – 1 a cavallo degli ultimi due quarti) con cui i giallorossi allungavano le mani sulla partita, gestita con sapienza nel disperato arrembaggio finale di Valentini e company, troppo balbettanti negli ultimi dieci minuti, in cui hanno segnato col contagocce non riuscendo a riproporre quella proficua circolazione di palla che aveva pagato i dividendi in precedenza.

Virtus Roma – Novipiù Casale Monferrato 74 – 66 (13-18; 36-37; 55-56)

VIRTUS ROMA: Spizzichino ne, Alibegovic, Lucarelli ne, Chessa 12, Moore, Sandri 9, Baldasso 12, Landi 12, Sims 23, Matic ne, Santiangeli 6. All. Bucchi

NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO: Tinsley 7, Banchero ne, Musso 20, Valentini 9, Cesana 3, Denegri, Battistini, Martinoni 11, Pinkins 16, Cattapan. All. Ferrari

ARBITRI: Bartoli, Marton e Bartolomeo.

NOTE: Tiri Liberi: Roma 10/14, Casale Monferrato 12/16. Percentuali al tiro: Roma 27/57 (10/23 da 3, rd 39, ro 6), Casale Monferrato 22/70 (10/34 da 3, rd 27, ro 12). Usciti per 5 falli: Chessa. Spettatori 2.121.