Dieci giorni dopo l’ultimo match di regular season vinto contro Orzinuovi, Urania inaugura la postseason ospitando all’Allianz Cloud la LUX Chieti Basket 1974 nel primo match valevole per il girone giallo.
Inserita in questo raggruppamento (comprendente anche Ferrara, Eurobasket Roma, Treviglio e Verona) in virtù del quinto miglior record (14 vinte-12 perse) nel girone verde, Milano giocherà la seconda fase animata da grande voglia di stupire ma, soprattutto, senza esagerate pressioni addosso: avendo centrato infatti l’obiettivo minimo (la salvezza) della stagione, i Wildcats ora possono provare a divertirsi e a mettere in mostra il lato migliore di sé sperando in questo modo di arrivare il più lontano possibile nella prima avventura ai playoff di A2 della loro storia.
Partendo con quattro punti in classifica (frutto degli scontri diretti giocati con le rivali del girone verde della stagione regolare), Urania tenterà di ottenere il miglior posizionamento possibile in vista della prima serie di playoff, un compito questo che implica concentrazione e necessità di vincere sin da subito. Il match contro i teatini, in quest’ottica, sarà dunque il primo di sei test chiave da provare a superare per iniziare col piede giusto il cammino nella postseason.
Sebbene Chieti arrivi sicuramente più affaticata in Lombardia data la recente serie di impegni dispendiosi (ben 6 gli incontri disputati negli ultimi 23 giorni a dispetto dei due di Milano), Urania a prescindere deve attendersi una squadra carica e determinata a far bene.
Nata quest’anno e già approdata ai piani alti dell’A2, proprio come i Wildcats la LUX vuole continuare a brillare dopo un finale di stagione che, archiviate le positività al Covid-19 e il cambio di allenatore in corsa (Maffezzoli per Sorgentone), l’ha vista imporsi in 4 delle ultime 6 uscite guadagnandosi di forza il sesto posto nel girone rosso.
Se anche poi la stanchezza dovesse cominciare ad affiorare in qualche elemento biancorosso, il coaching staff abruzzese può ovviare al problema con un roster lungo e rotazioni davvero profonde. Pur rinunciando a un perno fondamentale come Marco Santiangeli (out da inizio aprile per infortunio), Chieti infatti può contare su 11-12 giocatori tutti pronti a dare un contributo importante.
La principale bocca da fuoco è Paulius Sorokas, talentuosa ala lituana da oltre 15 punti di media a cui si affiancano la guardia USA Pendervis Williams (13.1) e il classe 1998 Davide Meluzzi, una delle sorprese di quest’anno con 12 punti a gara. Sfiorano poi i dieci punti di media un uomo dalla doppia doppia facile come Davide Bozzetto (9.7 punti e 7.2 rimbalzi) e l’ex Tortona Matteo Graziani (9.7), arrivato in Abruzzo solo a fine marzo ma già decisivo per coach Maffezzoli. A portare esperienza e solidità ci pensano quindi Alessandro Piazza e Francesco Ihedioha mentre Guglielmo Sodero, Giancarlo Favali, Mitt Arnold e Lazar Lugic sono essenziali dispensatori di energia e faccia tosta.
Contro una squadra che dunque ha più armi e uomini da spendere per aprire delle brecce nelle difese avversarie, Milano dovrà stare attenta e pareggiare l’intensità rivale mettendo in campo le proprie doti collettive e limando ancora quei momenti di down emotivi e tecnici che durante la stagione hanno spesso fatto capolino durante i quaranta minuti.
Benevelli e compagni dovranno perciò esser bravi a sfruttare i tanti giorni avuti per prepararsi fisicamente alla seconda fase ricaricando le batterie e lavorando sui dettagli.
La speranza è che questa pausa, portatrice di freschezza e nuovi stimoli, si riveli infatti un fattore determinante e consenta ai Wildcats, spinti dall’entusiasmo, di accompagnare alla vittoria anche il bel gioco, un qualcosa che dalle parti del PalaLido, complici anche le criticità legate al calendario costantemente riorganizzato e intasato, si è ammirato a corrente alternata.