Archiviato l’amaro esordio casalingo contro San Severo, l’Urania ha dato una bella prova di reazione
in quel di Mantova battendo gli Stings di misura (71-69) nella prima uscita con l’intero roster al completo. Trascinati dl suo Lynch–Bianchi, i milanesi hanno così portato a casa il derby lombardo facendo il pieno di fiducia per i successivi impegni, primo fra tutti quello di sabato prossimo all’Allianz Cloud contro Udine.
La squadra friulana rientra nel novero delle favorite per la promozione in A1 e arriverà a Milano con spirito battagliero dopo aver rimediato una sconfitta poco felice in casa contro la Tezenis Verona, una delle dirette concorrenti per il salto nella massima serie. Ben consapevole di ciò come dei propri mezzi, l’Urania certamente non si farà intimorire dal livello e dalla qualità del roster che si troverà di fronte ma anzi, farà leva sui propri punti di forza per giocarsi la sfida alla pari e provare a regalare la prima gioia al proprio pubblico.
Circolazione di palla (17,5 assist a partita, quarto valore del campionato), presidio dell’area (3 stoppate a partita, miglior dato a Est), grande efficacia dentro i 6,75m (quarti per percentuale e numeri di tiri da due punti realizzati) e collaborazione a rimbalzo (terzi per palloni totali catturati sotto i tabelloni) saranno quindi le armi (ben in evidenza nella gara della Grana Padano Arena) su cui i ragazzi di coach Villa punteranno per far vacillare gli udinesi i quali invece, per quanto li riguarda, cercheranno di far pesare la propria precisione nel tiro da fuori (primi per percentuale da tre punti) e la propria capacità nel saper ben distribuirsi compiti e responsabilità.
A capitanare l’Apu Old Wild West Udine ci penseranno in primo luogo i veterani della squadra, entrambi classe 1986, Michele Antonutti e capitan Riccardo Cortese: il primo, partendo in quintetto base, è tornato a Udine quest’anno per la sua nona stagione in maglia friulana e in queste prime gare ha dimostrato di essere ancora in grado di far la differenza (viaggia a 18,5 punti di media, tirando con il 66% da due ovvero la sesta miglior percentuale del girone); il secondo era a Udine anche lo scorso anno e con la sua esperienza completa la rotazione degli esterni.
Il nucleo italiano della formazione è poi completato da due giovani atleti nati nel 1995 che già conoscono la realtà dell’A2 come Giacomo Zilli (reduce da due stagioni consecutive ad Agrigento) e Vittorio Nobile (già in Friuli, tra B e A2, per tre stagioni tra il 2015 e il 2018) e da un playmaker ben rodato che risponde al nome di Andrea Amato (sbarcato dopo tre stagioni a Verona e diverse esperienze in A1 come quella all’Olimpia Milano), ai quale si aggiunge, in veste di oriundo, un altro elemento di sicuro affidamento come Agustin Fabi (11,5 punti di media col 62,5% da tre), nel 2018/2019 a Latina.
Chiudono il cerchio i due USA (ciascuno con esperienze europee nel curriculum) su cui il gm Micalich ha deciso di puntare quest’anno. Gli identikit sono quelli di Tj Cromer (12 punti, 4,5 assist e 1,5 recuperi ad allacciata di scarpe), guardia molto talentuosa dotata di un ottimo tiro e visione di gioco, e Gerald Beverly (l’anno passato a Brescia), pivot che si fa apprezzare per atletismo e duttilità, qualità che gli hanno permesso di registrare 14,5 punti e 5 rimbalzi di media nelle prime due uscite.
Toccherà in primis a quest’ultimo produrre una prova consistente sotto i tabelloni dove Udine, finora, si è dimostrata piuttosto carente (tra le peggiori sia per rimbalzi catturati in attacco sia per quelli concessi in difesa) permettendo agli avversari di giornata di attingere parecchi extra possessi e punti facili. In quest’ottica, facendo un discorso più generico, sarà da testare ulteriormente anche la continuità e la tenuta difensiva sui 40 minuti, evitando di favorire la circolazione di palla milanese e di innescare il loro contropiede con banali turnover (la Apu ne produce 17 di media).
Sebbene quindi ambizioni e qualità dei roster a confronto spingano i favori del pronostico verso gli ospiti, Milano e Udine (specie col pubblico e tutti gli uomini di Urania ben coinvolti) potrebbero dar vita a una gara più combattuta del previsto con un esito tutt’altro che scontato.